24 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Buona prestazione per l'italiano

Danilo Petrucci migliore delle Ducati: è in seconda fila

Nelle qualifiche di Phillip Island, il pilota di Terni fa meglio delle Desmosedici ufficiali con la sua Rossa satellite del team Pramac: merito di una scelta strategica azzeccata. «E domani? Difficile dire cosa ci possiamo aspettare», prevede

Danilo Petrucci in azione a Phillip Island
Danilo Petrucci in azione a Phillip Island Foto: Michelin

PHILLIP ISLAND – Nel sabato del Gran Premio d'Australia, reso elettrizzante dalle condizioni meteo instabili, per Danilo Petrucci è arrivata prima la soddisfazione per l'accesso diretto alla fase finale delle qualifiche. I primi 10 minuti della terza sessione di prove libere sono stati infatti caratterizzati dai continui cambiamenti del meteo, che ha costretto i piloti ad entrare ed uscire più volte dai box per cambiare le gomme, ma grazie al lavoro del suo team, Petrux è stato bravo a a sfruttare il momento migliore con le gomme intermedie per chiudere rispettivamente in nona posizione. Nel pomeriggio la gioia si è raddoppiata grazie al sesto posto ottenuto in griglia di partenza. Nelle qualifiche per la pole position Danilo è uscito con le gomme da pioggia per testare la pista ma è subito rientrato per montare le intermedie visto che il circuito si stava asciugando. Quando nell’ultimo tentativo è stato finalmente possibile utilizzare la slick posteriore, il pilota di Terni è riuscito a far registrare il tempo di 1:32.420 che gli è valso la seconda fila. «È stata una qualifica molto movimentata – racconta il portacolori delle Fiamme Oro – Abbiamo visto che nelle qualifiche 1 molti hanno girato con le gomme da bagnato. Sono entrato in pista quindi con questa scelta e questo mi ha permesso di seguire Marquez e vedere che aveva le gomme intermedie quando stava rientrando ai box. Immaginando che avrebbe montato le slick ho fatto altri due giri per prendere confidenza con la pista prima di rientrare. Poi con la slick posteriore la moto è andata bene. Per domani è difficile dire cosa aspettarsi: sarà necessario lavorare molto sull'assetto e dipenderà molto anche dal meteo».