19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Il dominatore del Gran Premio di Aragon

Marc Marquez rischia di cadere, ma trionfa: «Dovevo fermare Valentino Rossi»

Il pilota della Honda sfiora la caduta, scivola al quarto posto, ma il suo passo imprendibile gli permette di recuperare fino alla vittoria. Ed è sempre più leader del Mondiale: «Il Dottore mi stava raggiungendo, ora va meglio»

Marc Marquez sul gradino più alto del podio ad Aragon
Marc Marquez sul gradino più alto del podio ad Aragon Foto: Michelin

ALCAÑIZ«Dovevo fermare Valentino Rossi». E Marc Marquez ci è riuscito, ad interrompere la striscia positiva di quattro gare consecutive in cui il Dottore stava lentamente erodendo il suo vantaggio in campionato. Nel modo migliore, per giunta: dominando incontrastato il Gran Premio di Aragon, dalle prove libere alle qualifiche fino alla corsa di oggi, e tornando a quel successo che gli mancava da luglio. «Una vittoria importante, visto che non ero più riuscito a ripetermi dopo la Germania – riconosce il leader del Mondiale – Ma soprattutto perché Valentino mi stava raggiungendo passo dopo passo ed è stato fondamentale bloccarlo. Altrimenti il suo morale sarebbe cresciuto e io avrei iniziato ad avere i miei dubbi».

Caduta sfiorata
Che la Honda sarebbe stata la moto da battere ad Alcañiz è stato chiaro a tutti fin dalle prime battute del weekend di gara. Ma che l'idolo di casa sarebbe riuscito a concretizzare questa superiorità era meno scontato, visto che negli ultimi due anni qui era caduto. E anche stavolta ha rischiato grosso: «Ho cercato di spingere al 100% fin dall'inizio, perché sapevo che i primi giri sarebbero stati fondamentali per crearmi un margine di sicurezza – ha raccontato – Ma ho spinto un po' troppo, come ieri in qualifica, e ho commesso un errore alla curva 7. Ero già per terra, ma non so come sono riuscito a rialzarmi, con il gomito come sempre. A quel punto mi sono detto 'Ok, respira e cerca di stare tranquillo' e passo dopo passo ho ritrovato il ritmo delle prove». Magic Marc si è così ritrovato sbalzato in quarta posizione, ma gli sono bastati pochi giri per tornare in testa. E da quel momento in poi non ce n'è stato più per nessuno. «Ho recuperato su Valentino e quando l'ho raggiunto mi sono solo rilassato per un giro, poi l'ho attaccato, l'ho superato e sono andato di nuovo in fuga», spiega il numero 93. Per essere stata una gara in cui aveva un passo dominante, infatti, Marc ha dovuto fare parecchi sorpassi: uno anche fuori dalle righe, su Jorge Lorenzo, tanto da essersi addirittura scusato con un gesto della mano. «Era il primo giro e il primo sorpasso alla curva 15, che è un mio punto di forza. Non ho fatto bene i calcoli e mi sono ritrovato un po' troppo vicino, ma per fortuna non è successo nulla». E stavolta, al contrario di quanto successe con Vale a Misano, nemmeno Por Fuera ha avuto nulla da ridire.

Vantaggio oceanico
Ora, a quattro gare dalla fine della stagione, il suo vantaggio è salito a 52 punti: un mare. «Dopo questa vittoria mi trovo di nuovo a mio agio con la moto – ammette – Aspettavo con impazienza questa gara, perché era un appuntamento da vincere attaccando, e tutto è andato come previsto. Il vantaggio è significativo, ma come abbiamo visto oggi devo restare molto concentrato, perché cadere è veramente semplice. Ora ci aspettano le tre gare asiatiche consecutive, e questo è uno dei punti più difficili della stagione: devo mantenere la stessa mentalità, la stessa concentrazione, perché so che in alcune piste faticherò di più e in altre meno. Devo restare calmo e cercare di arrivare in fondo a tutte le gare». Dopo il trionfo di oggi, sarà sicuramente più facile.