19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Intervista esclusiva del Diario Motori

Romano Fenati: «Nonostante tutto, Valentino Rossi resta il mio idolo»

Il pilota appiedato dal team Sky Vr46 si confessa ai nostri microfoni per la prima volta dopo aver annunciato il suo ritorno in Moto3 l'anno prossimo con la Ongetta: «Ho imparato tanto. E ho una gran voglia di rivincita»

Romano Fenati
Romano Fenati Foto: VR46

ROMA«Se Valentino Rossi continua ad essere il mio idolo, il mio punto di riferimento? Certo! Vale è un grandissimo pilota». Altro che caratteraccio, altro che personaggio scomodo. Chiunque, dopo un licenziamento in tronco, dopo un litigio pubblico sbattuto sulle pagine di tutti i giornali, coverebbe un po' di legittima delusione personale verso il suo ex capo, datore di lavoro, finanche mentore. Romano Fenati no. Lasciato a piedi a metà stagione, costretto ad abbandonare (per ora) il sogno del salto di categoria in Moto2, per giunta additato alla stampa come il responsabile della conclusione anticipata di questo sodalizio, il giovane pilota ascolano dichiara di non portare rancori verso il Dottore e i suoi uomini del team Sky Vr46. O, almeno, li dissimula molto bene.

Di nuovo in Moto3
Piuttosto, preferisce concentrarsi sulla lezione che questo difficile episodio gli ha insegnato. «Non si finisce mai di imparare», taglia corto nell'intervista che ha rilasciato in esclusiva al Diario Motori, ma è fin troppo chiaro che dentro di sé ha già metabolizzato la frustrazione. Meglio, l'ha trasformata in una nuova energia positiva: «Io sono carico, come sempre – esclama ai nostri microfoni – Così come dopo una gara o dopo la fine di un campionato, c’è sempre una gran voglia di rivincita. E infatti, pur senza l'adrenalina delle gare, non ho mai smesso di allenarmi». Sarà anche per questo, per chiudere un discorso che dentro di sé era rimasto aperto, che ha scelto di accantonare momentaneamente il passaggio in Moto2 e di tornare a correre nel 2017 ancora in Moto3: «Ho scelto la proposta che mi ha attratto di più», spiega. Quella del team Ongetta, una squadra competitiva ma allo stesso tempo conosciuta per un ambiente molto familiare. Che forse lo aiuterà a limare quegli spigoli del suo carattere emersi nelle ultime settimane, ma dopotutto più che giustificabili, in un ragazzo di appena vent'anni.

Insieme per il Mondiale
L'aspettativa nei suoi confronti è già alta, e così anche la pressione sulle sue spalle. Sulla nuova moto (una Honda, mentre negli ultimi tre anni ha corso solo con la Ktm) non è ancora mai salito, ma è inevitabile che quella tra un talento riconosciuto da tutti, tanto da essere stato terzo nel Mondiale fino al suo appiedamento, e una squadra capace di vincere il primo GP di questa stagione, sia un'unione in grado di puntare in alto. Addirittura al titolo, ha già preannunciato senza mezzi termini il boss Stefano Bedon. Il diretto interessato, su questo punto, si dimostra cauto e realista. Più maturo, insomma: «Ora è veramente difficile rispondere, aspettiamo marzo-aprile 2017. Solo dopo i primi test avrò un’idea più chiara della moto e della mia squadra», conclude. Sta davvero diventando grande, il nostro Romano.