19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Le coperture decideranno la vittoria del GP di San Marino

Rossi, Marquez e Lorenzo alle prese con il problema gomme

La Michelin porta un nuovo pneumatico studiato per la pista di Misano, dove si corre in senso opposto. E tornano le difficoltà di inizio stagione. Il Dottore fatica quando la temperatura si alza, Magic Marc non trova il limite e cade

Valentino Rossi in azione a Misano
Valentino Rossi in azione a Misano Foto: Yamaha

MISANO ADRIATICO – Per Valentino Rossi, il Gran Premio di San Marino sembrava già mettersi in discesa. In testa nelle prime prove libere: e si sa che, quando il Dottore comincia un weekend con il piede giusto, di solito non ce n'è per nessuno. Invece, nel pomeriggio, la musica è cambiata. Nessun dramma, intendiamoci: l'idolo locale ha comunque chiuso sesto, in bagarre con gli avversari diretti Jorge Lorenzo (quarto) e Marc Marquez (quinto). Ma cosa c'era di diverso? Le gomme. «Stamattina è andato tutto abbastanza bene, con la gomma dura dietro e media davanti ero veloce e ho lavorato bene – racconta il tavulliese – Quindi nel pomeriggio sono ripartito di nuovo con la dura al posteriore, ma con la temperatura aumentata di 15 gradi quella mescola non funzionava più ed ero in grande difficoltà. Ho pensato che fosse uno pneumatico fallato, invece ho scoperto che tutti hanno sofferto di questo problema. Sono un po' al limite anche con la gomma davanti, che la Michelin ha rinforzato per questa pista in cui si frena soprattutto a destra. Solo nel finale ho montato la morbida ed è andata meglio: ho chiuso sesto, ma devo ancora lavorare tanto, soprattutto sul bilanciamento della moto. Devo trovare una messa a punto che permetta alle gomme morbide di durare per tutta la gara, che sarà molto lunga, di ben 28 giri».

Marc Marquez, vietato sbagliare ancora
Le famigerate Michelin, ancora loro. È vero che sullo pneumatico standard i gommisti francesi hanno lavorato tanto da risolverne gli iniziali problemi di gioventù. Ma qui a Misano ha fatto il suo debutto una copertura di struttura diversa, studiata appositamente per questa pista dove si corre in senso opposto al solito. E tutti i piloti sono tornati a fare i conti con i guai dell'inizio di stagione, cadute comprese. «Da quando sono uscito per il primo giro ho trovato qualcosa di diverso nella gomma anteriore – conferma Marc Marquez – Non riuscivo a capire il vero limite, perciò sono caduto in una curva lenta. Ho provato anche a salvarmi con il gomito, ma stavolta non ci sono riuscito». Anche il leader del Mondiale ha incontrato le sue difficoltà a comprendere la mescola più dura. Per giunta portandosi ancora sulle spalle lo spettro dell'ultima gara, in cui si è giocato una possibile vittoria proprio per un errore nella scelta degli pneumatici: «Oggi ho provato tutte le gomme, tutte le possibilità, perché non voglio ripetere lo stesso errore di Silverstone – ribadisce – Davanti, la dura è un po' più stabile, ma mi dà meno feedback; la media più feedback, ma si muove di più. Dietro, la morbida potrebbe essere un'opzione. In generale, sono contento di come è andata la giornata, onestamente ho sofferto meno del previsto. Sono riuscito a stare con i primi e se continuerò così potrò fare un buon weekend».

Ma Jorge Lorenzo ritrova fiducia
Jorge Lorenzo, invece, ha faticato di più con la gomma soft: «Specialmente stamattina, con la morbida davanti, bisognava fare attenzione – spiega Por Fuera – Nel pomeriggio la situazione è migliorata, ci sono stati meno incidenti. Ma in alcune curve bisognava fare attenzione e sono stato fortunato a restare in piedi». A rassicurare di più il campione maiorchino, però, è la convinzione di avere trovato oggi una direzione tecnica che gli permetta di non ripetere le figuracce delle ultime gare: «Finalmente, sembra che abbiamo trovato una messa a punto che mi fa sentire molto meglio e più a mio agio. Ho un passo veloce e costante, sono molto felice di questa posizione perché sono stato l'unico che non ha montato la gomma nuova sul finale e sono comunque andato forte. Con uno pneumatico fresco avrei potuto abbassare il tempo di sette decimi. Penso che abbiamo riguadagnato un po' di fiducia. Vedremo domani di fare un altro passo avanti».