29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Trattamenti differenziati tra i due piloti

Yamaha, nuovo telaio per Valentino Rossi (ma non per Lorenzo)

Ingegneri al lavoro per aiutare la rincorsa al Mondiale: negli ultimi test di Brno hanno debuttato uno chassis e un forcellone promossi dal Dottore. Ma il suo compagno di squadra non li ha potuti provare: ecco per quale motivo

Valentino Rossi in azione con il nuovo telaio a Brno
Valentino Rossi in azione con il nuovo telaio a Brno Foto: Yamaha

ROMA – La rincorsa al Mondiale MotoGP, in casa Yamaha, poggia in buona parte sulle spalle dei due piloti, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Ma anche i tecnici della casa dei Diapason, dal canto loro, non restano con le mani in mano. Per quanto la M1 si sia dimostrata finora la moto più completa del gruppo, in grado di giocarsi costantemente le prime posizioni su quasi tutti i circuiti, infatti, ha ancora del potenziale di crescita e per questo lo sviluppo non si ferma. Le ultime novità hanno fatto il loro debutto in pista solo lunedì scorso, in occasione del test post-gara a Brno, quando Rossi ha avuto l'occasione di saggiare per la prima volta un forcellone e un telaio aggiornati. E se i precedenti chassis rinnovati che la squadra gli aveva messo a disposizione prima a Barcellona e poi ad Assen erano stati bocciati («Migliorano il feeling con la gomma anteriore, ma perdono in stabilità», aveva dichiarato), stavolta gli ingegneri sembrano aver imbroccato la direzione giusta, tanto che il Dottore ha promosso a pieni voti il loro lavoro.

Valentino Rossi soddisfatto e più veloce
«Il nuovo telaio e il nuovo forcellone mi piacciono – ha confermato – Non è un miglioramento da due secondi al giro, ma mi ci trovo bene. Il feeling con la moto è migliorato, mi piace come si comporta in frenata e riesco anche ad essere più veloce in ingresso curva. Questa stabilità è dovuta in gran parte al nuovo telaio. Il forcellone, invece, mi dà dei piccoli vantaggi in accelerazione. Spero di poterli utilizzare in gara il prima possibile: devo ancora parlare con il team ma vorrei già adottarlo in questa stagione. Per decidere potremo anche fare delle prove comparative accoppiando il vecchio telaio al nuovo forcellone». Proprio la nuova configurazione tecnica, accoppiata alle «gomme normali» (ovvero non a quelle per il 2017 che la Michelin aveva portato a quel test), ha consentito al campione di Tavullia di staccare il suo miglior tempo del test, il secondo in assoluto in classifica. «Dopo abbiamo lavorato un po' anche con l'elettronica, sulla centralina, e c'è stato qualche piccolo miglioramento anche lì», ha concluso.

Quel telaio non fa per Lorenzo
Jorge Lorenzo, che nella giornata di test è stato il più veloce di tutti, non ha invece messo le mani sul nuovo telaio, secondo i maligni per non consentirgli di scoprire le ultime direzioni di sviluppo della Yamaha che poi potrebbe spifferare alla Ducati dal prossimo anno. «No, non è andata così – ha smentito Por Fuera – Io e Rossi abbiamo delle preferenze diverse sul telaio. Quello che ha provato lui era un ulteriore passo avanti nella sua direzione, quindi non aveva senso che lo provassi io. Non mi piaceva nemmeno quello che lui usava prima, quindi teoricamente questo nuovo sarebbe ancora peggio. Non mi interessa». In compenso, anche il maiorchino ha provato qualche aggiornamento tecnico: «Qualcosa ha funzionato, qualcos'altro no. Ma sono ottimista, perché abbiamo trovato delle soluzioni che mi potranno rendere più veloce e competitivo dalle prossime gare».