25 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Sorpasso al secondo posto in classifica generale

Valentino Rossi supera Jorge Lorenzo: «Ora il mio rivale è lui»

La scelta di gomme azzeccata e la grande rimonta portano il Dottore sul secondo gradino del podio del GP della Repubblica Ceca: «Non ci salivo da mesi, risultato importante. Continuo a dare il massimo, la lotta è aperta»

Valentino Rossi sul secondo gradino del podio di Brno
Valentino Rossi sul secondo gradino del podio di Brno Foto: Michelin

BRNO – La pioggia, sempre lei, stava per giocargli un altro brutto scherzo. Incombeva ancora lo spettro del Sachsenring, dove dominò i primi giri ma sbagliò completamente il momento del passaggio alla moto da asciutto. Invece, a Brno, per Valentino Rossi le cose sono andate esattamente all'inverso. Alla partenza è stato inghiottito dal gruppo, ma sulla distanza, stavolta, la sua scelta strategica si è rivelata azzeccata. «I primi giri sono stati un incubo – racconta il Dottore – Mi sono detto: 'Ecco, ho sbagliato di nuovo'. Ma sono riuscito a restare calmo: tante altre volte nella mia carriera mi sono ritrovato in situazioni del genere, e mi piacciono anche. Per non deteriorare la gomma davanti ho dovuto guidare su un letto di piume. Finché Cal Crutchlow mi ha superato: ho provato a stargli dietro, ma avrei dovuto rischiare troppo. In quel momento l'ho visto talmente veloce con la mescola dura che ho capito che anche io avrei avuto un vantaggio negli ultimi giri. E così è stato. Che gusto fare tutti quei sorpassi!».

Fattore gomme e fattore c...
È stata la scelta delle gomme, infatti, a decidere l'esito della gara. I piloti che si sono fidati dell'indicazione dei tecnici Michelin e hanno montato le morbide sono andati in crisi a pochi giri dal traguardo. Invece, chi ha optato per la dura al posteriore si è visto aprire di fronte a sé un'autostrada per la rimonta. «Non avevo mai provato la gomma dura e non pensavo ci fosse tutta quella differenza con la morbida – ammette il campione di Tavullia – Ma nel warm up con la soft non riuscivo a guidare, non avrei potuto fare più di quattro-cinque giri, anche se ci fosse stato il cambio moto come pensavamo. Quindi ho scelto la hard, che la Michelin sconsigliava. Ed è andata bene, come a Lorenzo in Qatar o a Iannone la settimana scorsa. Con le Bridgestone la decisione era più scientifica, ora serve più interpretazione. O culo... La linea tra essere un eroe e un patacca, in questi casi, è molto sottile».

Occhi puntati su Jorge Lorenzo
È una piazza d'onore, ma che per Valentino Rossi vale quasi come una vittoria. Primo, perché spezza una serie negativa di sbagli e di inconvenienti che lo aveva tormentato fin dal giugno scorso. Secondo, perché gli permette di recuperare punti sui due rivali nella lotta per il titolo, entrambi giunti alle sue spalle. Una manciata su Marc Marquez, qualcuno in più su Jorge Lorenzo, che ora in classifica mondiale si ritrova alle sue spalle. «Era dalla vittoria di Barcellona che non salivo sul podio – sottolinea – Nel frattempo avrei potuto vincere alcune gare, ma per errori e sfortuna ho perso tanti punti: iniziavo a intristirmi. Ora invece sono contento di questi venti punti importanti, che mi hanno permesso di salire al secondo posto. Le gare dall'Austria a Misano sono un'unica serie in cui ci giochiamo la possibilità di restare attaccati al treno. Marc ha più di 50 punti di vantaggio, è difficile recuperare anche perché lui, oltre ad essere molto veloce, non sbaglia mai. Ma non mi arrendo: continuo a dare il massimo e i conti li farò alla fine. La lotta più aperta è quella con Lorenzo, per il secondo posto, e penso di potermela giocare alla pari. Non so cosa gli è successo oggi, ma sul bagnato quest'anno è in difficoltà».