24 aprile 2024
Aggiornato 16:30
L'analisi dell'addetto ai lavori spagnolo

«Valentino Rossi? Ha più fame degli altri. E Marquez è una star»

L'ex pilota, manager e commentatore Alberto Puig dà i voti alla prima metà di stagione dei campioni della MotoGP: «Marc è maturato molto, ha scelto la strategia giusta. Jorge Lorenzo? Ha alti e bassi, deve capire la moto».

Valentino Rossi
Valentino Rossi Foto: Yamaha

ROMA«Valentino Rossi? Ha più fame di tutti i suoi avversari. Marc Marquez? È una star. Jorge Lorenzo? Crescerà anche sul bagnato». Il sito specializzato internazionale Motorsport assegna ad Alberto Puig, ex pilota della classe 500, dirigente sportivo della Honda, manager di Dani Pedrosa e commentatore della tv spagnola, il compito di dare i voti ai campioni della MotoGP dopo la prima metà della stagione. Una prima parte dell'anno in cui Marc Marquez si è dimostrato come il pilota da battere: non solo per quella maturazione di guida che tutti gli riconoscono, sostiene Puig, ma anche grazie alla sua moto. «Le persone speciali come lui imparano, specialmente dai loro errori – spiega l'ex pilota – Marc ha fatto un passo avanti comprendendo che non può stare sempre al limite. Una Honda è in testa al campionato, con un pilota che è una star. Ma se la loro moto fosse un disastro nemmeno Marc sarebbe in testa al campionato. È maturato molto, perché se stesse correndo come l'anno scorso probabilmente sarebbe caduto tre o quattro volte. Questo dimostra che la sua è la strategia corretta».

Infinito Valentino Rossi
Puig si dimostra poco severo con Jorge Lorenzo, dopo le sue recenti debacle, ritenendolo ancora in corsa per il titolo: «Non si può davvero rimproverarlo, perché è un pilota molto forte. Ovviamente ci sono alti e bassi. Lui deve comprendere la moto, specialmente l'anteriore, e alcune circostanze lo rallentano. Ma anche sul bagnato un giorno migliorerà, come hanno fatto gli altri, e sarà molto veloce. Personalmente non so se avrei accettato l'offerta della Ducati, perché la sua Yamaha oggi è molto forte, mentre lì non sa cosa troverà. Probabilmente gli avrei consigliato di non andarsene, ma ha i suoi motivi ed è convinto». Ma i maggiori complimenti, lo spagnolo li riserva a Valentino Rossi: «Valentino spinge molto la moto, ha un grande ego e una grande ambizione, ha più fame degli altri, questo è ciò che gli succede. Quello che sta riuscendo a fare è incredibile, oltre ogni ragionamento logico, ma ci riesce perché passa 24 ore al giorno a pensare a come vincere».

E se Casey Stoner tornasse?
Qualche dubbio, invece, sul suo futuro compagno di squadra Maverick Vinales: «I suoi risultati non sono stati all'altezza di quello che mi aspettavo da lui per il 2016 – prosegue Puig – Ma ha un grande potenziale per il futuro e avrà a disposizione una grande moto. Ma fin dal primo minuto avrà anche addosso un'enorme pressione: quando sei in un team ufficiale c'è gente che ti tiene d'occhio ad ogni gara e che richiede risultati. Vedremo quanto lontano saprà andare. È brillante come Stoner, Pedrosa o Lorenzo all'epoca? Non so rispondere. Questi tre, già quando avevano 13 anni, erano molto speciali per via della loro velocità. Non so se anche Vinales lo sia». E Casey Stoner, che proprio Alberto Puig scoprì all'inizio della sua carriera? «Casey preferisce restare a casa a pescare, ma se fosse qui a correre arriverebbe secondo, terzo o quarto. Come Dani e Jorge è speciale, e se non si fosse ritirato sarebbe rimasto davanti, di sicuro».