19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
La sentenza dopo il GP di Gran Bretagna

Nico Rosberg penalizzato: scende al terzo posto

La direzione gara ha concluso la sua inchiesta punendo di dieci secondi il pilota della Mercedes. Il motivo: un messaggio radio proibito in cui il suo ingegnere di pista lo ha istruito di «evitare la settima marcia» guasta

Nico Rosberg in pista durante il GP di Silverstone
Nico Rosberg in pista durante il GP di Silverstone Foto: Mercedes

SILVERSTONE – Ci sono volute quasi quattro ore alla direzione gara del Gran Premio di Gran Bretagna per concludere la loro indagine e prendere la decisione più importante del fine settimana: dieci secondi di penalità a Nico Rosberg, che scivola dunque dal secondo al terzo gradino del podio alle spalle di Max Verstappen. Una sentenza che ha un peso determinante anche sul Mondiale: anziché quattro punti, infatti, ora il tedesco si vede ridotto il suo margine di vantaggio in classifica generale sul compagno di squadra Lewis Hamilton, vincitore a Silverstone, ad appena una lunghezza.

Il messaggio incriminato
L'episodio che ha portato a questa controversa decisione dei commissari è avvenuto in una comunicazione radio tra Rosberg e il suo ingegnere di pista al muretto, Tony Ross. Mentre si trovava al secondo posto davanti a Verstappen, infatti, il tedesco ha segnalato al suo tecnico un «problema al cambio», al quale Ross ha risposto ordinandogli di «evitare la settima marcia». Peccato che, da quest'anno, i nuovi regolamenti introdotti dalla Federazione internazionale dell'automobile vietino ai team di dare istruzioni ai propri piloti in caso di problemi imminenti e che potrebbero causare un ritiro. E proprio questa settimana la Fia aveva preannunciato alle squadre un giro di vite sull'applicazione di questa regola, minacciando penalità in caso di violazioni.

Regola controversa
Detto, fatto. «Dopo aver studiato in dettaglio la questione – si legge nel comunicato stampa diramato domenica pomeriggio dalla direzione gara – i commissari hanno determinato che il team ha dato al pilota alcune istruzioni permesse dalla direttiva tecnica, ma è andato oltre comunicandone anche altre non permesse. Il regolamento sportivo, infatti, stabilisce che il pilota debba guidare la macchina da solo e senza aiuti». A questo punto non c'è stata altra possibilità se non quella di imporre la sanzione. Ma questa decisione non mancherà di scatenare comprensibili polemiche: «Penso che questa regola sia spazzatura, non ha alcun senso», ha difeso il rivale il team principal della Red Bull Christian Horner. E la Mercedes ha già preannunciato che presenterà appello contro questa penalità.