20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Maranello non è ancora fuori dalla corsa

Lewis Hamilton e il titolo: «Io, Rosberg e le Ferrari...»

Alla vigilia del suo Gran Premio di casa in Gran Bretagna, il campione del mondo in carica fa il punto sulla battaglia per il Mondiale: «Non è uno scontro a due tra me e Nico. Le Rosse hanno avuto problemi, ma sono sempre lì»

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton Foto: Mercedes

SILVERSTONE«Non credo che sarà una lotta a due tra me e Nico Rosberg, è ancora presto per dirlo». Lewis Hamilton afferma di non credere ad un duello per il titolo mondiale, parlando nella conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Gran Bretagna. Secondo il campione del mondo in carica, infatti, nella battaglia sono incluse a pieno titolo anche le Rosse di Maranello: «La Ferrari è sempre lì, ha avuto problemi ma c'è sempre, siamo consapevoli di dover fare i conti con loro – afferma il pilota anglo-caraibico – Di certo ci troviamo in una posizione importante, abbiamo undici punti di distacco. Ci sono stati tempi peggiori in cui abbiamo avuto problemi, quindi siamo dietro ma in una posizione non impossibile». Dopo la collisione nello scorso GP con il compagno di scuderia Rosberg che è costata a quest'ultimo il podio, Hamilton rivela di non aver ricevuto nessun ordine di scuderia: «Il mio destino è sempre stato nelle mie mani. Io cercherò di correre come ho fatto fino adesso e non ci sarà nessuna regola di scuderia. Credo che questo sia positivo per i fan».

Profeta in patria
Quando gli viene fatto notare che vincendo qui a Silverstone diventerebbe il pilota britannico più vincente in casa, con quattro successi, superando anche Mansell: «Davvero? Non lo sapevo. Ad ogni modo chiedetemelo dopo che avrò vinto, certo questo non mi metterà nessuna pressione in più: non cambierà il mio modo di affrontare il weekend». Poi parla del pubblico, che qui in Gran Bretagna accorre sempre folto: «Il pubblico qui è sempre numeroso e mi rende fiero poter rappresentare tutti i britannici qui. A Silverstone ci venivo anche quando non correvo ancora in Formula 1 e sognavo di poter disputare questa gara, quindi averla vinta tre volte per me è un sogno. Onestamente io prendo tanta energia dai fan, mi danno una mano a tagliare il traguardo per primo. Ed è sempre bello poter rivedere gli amici di sempre, le campagne e la famiglia, è un vero e proprio ritorno al passato – continua Hamilton – La cosa più importante però è che qui si respira la storia». Infine gli viene chiesto le doti necessarie ad un pilota per diventare un vero campione: «Credo che ci voglia istinto e preparazione, più ne hai e più sei forte. Noi ogni anno lavoriamo sulle nostre qualità per migliorare nei sorpassi: valutare i punti deboli e quelli di forza, in ogni manovra devi calcolare la percentuale di riuscita di un sorpasso».

(da fonte Askanews)