28 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Il lungo recupero di Schumi dall'incidente

Michael Schumacher, finalmente una (piccola) notizia ufficiale

Dopo tanto silenzio, la storica manager del sette volte campione del mondo di Formula 1, Sabine Kehm, torna ad apparire in pubblico e rilascia qualche dichiarazione sulle sue condizioni: «La situazione è complicata e delicata»

Michael Schumacher vincente ai tempi della Ferrari
Michael Schumacher vincente ai tempi della Ferrari Foto: Ferrari

ROMA – Non cambia la politica di Sabine Kehm, storica manager e portavoce di Michael Schumacher. Che oggi, più che portare la voce, porta i silenzi: quelli della famiglia del leggendario campione tedesco, che a due anni e mezzo dal terribile incidente sugli sci in cui Schumi riportò gravi danni cerebrali finendo con la testa contro una pietra, continuano a mantenere il più stretto riserbo sulla sua lunga e penosa riabilitazione. Un atteggiamento che ha favorito il diffondersi di indiscrezioni incontrollate e che le ha attirato non poche critiche, tanto da parte degli addetti ai lavori che dei milioni di tifosi che tuttora continuano a stringersi con il proprio affetto attorno al sette volte campione del mondo.

Ancora silenzio
Ma la Kehm, per ora, non ha intenzione di tornare sui propri passi, né di fornire aggiornamenti ufficiali sul misterioso stato di salute dell'ex bandiera della Ferrari e della Mercedes. «Sapete bene che non posso parlare delle sue condizioni fisiche – ha esordito in occasione della sua ultima apparizione pubblica, a margine della presentazione di una partita benefica di calcio della Nazionale piloti in programma questo mese alla vigilia del Gran Premio di Germania e dedicata proprio a Schumacher – Devo rispettare la volontà dei suoi familiari che vogliono mantenere riservate le informazioni sul vostro stato di salute. Bisogna agire così, del resto, per tutelarlo. Vogliamo continuare a portare avanti i suoi impegni comunque. Sono certa che se Michael avesse potuto sarebbe stato qui oggi e si sarebbe divertito molto».

Situazione complicata
Le uniche parole che la manager teutonica si lascia sfuggire sono però malinconiche e preoccupanti ed alludono al perdurare di una condizione particolarmente critica: «Sia io che la sua famiglia siamo certi che il suo mito non scomparirà – riporta la testata locale Kolner Express – Al momento però dobbiamo mantenere il riserbo. La situazione è così complicata, d'altronde, che non è opportuno rilasciare dichiarazioni. Credo che tutti possiate capire quanto sia delicata la situazione». Ad oggi, dunque, il lavoro di Sabine si concentra sulla carriera del figlio d'arte Mick Schumacher, di cui è a sua volta manager, che a 17 anni sta strabiliando il mondo con i suoi risultati in Formula 4 e sembra avviato verso la strada che lo porterà in F1: «Al momento, il mio obiettivo è quello di diventare un pilota bravo e completo – commenta il giovane emergente – Per questo, è importante che io sviluppi una base solida e mi trovi a mio agio in tutte le aree con cui le corse mi portano a confrontarmi». Con il padre sempre nella testa e nel cuore.