16 aprile 2024
Aggiornato 20:00
I piani futuri della Rossa

La Ferrari ruba il boss tecnico alla Mercedes?

Se non dovesse convincere Ross Brawn, il presidente Sergio Marchionne punta a riportare a Maranello un altro grande ex direttore tecnico: Aldo Costa, oggi ingegnere capo delle frecce d'argento. E a promuovere l'attuale dt Allison.

La Ferrari di Vettel davanti alla Mercedes
La Ferrari di Vettel davanti alla Mercedes Foto: Ferrari

ROMA – Vuoi perché i risultati stentano ad arrivare, vuoi perché quello di gestire una squadra di Formula 1 in fondo non è mai stato il vero mestiere dell'ex manager della Marlboro, il ruolo di Maurizio Arrivabene come team principal della Ferrari sembra avere le ore contate. Tanto che a Maranello hanno già cominciato a buttar giù una lista dei suoi potenziali sostituti. Il primo nome, affascinante, autorevole ma anche difficile da convincere, è circolato già la settimana scorsa: quello di Ross Brawn, già direttore tecnico della Rossa ai tempi della leggendaria era Schumacher e poi della Mercedes. Ma esiste anche un piano B, che ha svelato ieri il settimanale Autosprint: puntare sulla continuità, ovvero cercare in casa il sostituto del carismatico dirigente bresciano. E qui la scelta è logica: promuovere James Allison, ad oggi direttore tecnico del Cavallino rampante. E chi prenderebbe, a questo punto, il posto di Allison a capo degli ingegneri? Qui starebbe il vero colpo a sorpresa della manovra che ha in mente il presidente Sergio Marchionne: riportare in Ferrari Aldo Costa.

Tappeto rosso
Il tecnico parmense, svezzato in Formula 1 dalla piccola Minardi, percorse nella seconda metà degli anni '90 tutti i gradini della carriera nella Scuderia: da assistente dello storico capo progettista di Schumi, Rory Byrne, fino a responsabile del progetto in prima persona, e poi dt. Ma nel 2011 fu scelto come capro espiatorio per la crisi di risultati dell'epoca e licenziato nel bel mezzo della stagione. Evidentemente, le sue doti non dovevano essere poi così malvagie, se a pochi mesi di distanza se lo accaparrò la Mercedes, come capo ingegnere e responsabile di progettazione e sviluppo. La stessa Mercedes che avrebbe portato nelle stagioni successive a vincere, anzi a dominare, il Mondiale di Formula 1. Le sue soddisfazioni sportive e umane, lontano da Maranello, insomma, Aldo Costa se le è tolte. Ora gli si potrebbe presentare l'occasione per una rivincita personale: il ritorno in Ferrari da vincitore. Secondo Autosprint, un accordo in tal senso tra le due scuderie potrebbe essere trovato facilmente, in modo che Costa non debba restare fermo un anno, come prevede il patto di non concorrenza presente in tutti i contratti dei tecnici di F1.

Cambiare per vincere
Né la Ferrari, né la Mercedes hanno voluto commentare le indiscrezioni, pur essendo invitate a farlo dal settimanale specializzato austriaco Speed Week. In compenso, un esperto ex pilota della massima Formula come l'italiano Gabriele Tarquini vedrebbe favorevolmente questa ipotesi: «La Ferrari ha tutto ciò che serve per vincere. Hanno un budget non inferiore alla Mercedes e di certo non meno esperienza – ha commentato alla tedesca Auto Bild – Probabilmente gli mancano solo le persone giuste. Negli ultimi anni, hanno compiuto dei cambiamenti profondi al management e agli ingegneri, ma i risultati non sono migliorati. Forse dovrebbero ripensare a cambiare qualche persona». Che la strada per la Rossa sia in salita, del resto, lo pensa anche il grande ex Jean Todt, che da direttore generale di Maranello è diventato oggi presidente della Federazione internazionale dell'automobile: «La Ferrari ha fatto degli importanti passi avanti. Ora deve vincere delle gare, che non è facile quando ci si confronta con un team professionale che svolge un lavoro fantastico». Ma Marchionne, in attesa di decidere i piani futuri, resta ottimista: «Sono fiducioso – ha dichiarato alla presentazione della nuova Alfa Giulia a Balocco – Domenica sarà una giornata importante. Finora abbiamo scontato la sfortuna, ma la stagione è appena cominciata. Mi aspetto che cominceremo a vincere presto, a partire dalla Spagna».