25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Il Gran Premio di Francia comincia male

Dal trionfo all'affanno: Valentino inizia in salita

«Sono più in ritardo di quanto mi aspettassi, non sono a posto, sono un po' in difficoltà». Rossi scende dal quinto al decimo posto nelle due sessioni di prove libere del venerdì a Le Mans. Ma c'è ancora margine di miglioramento

Valentino Rossi in azione nelle prove libere a Le Mans
Valentino Rossi in azione nelle prove libere a Le Mans Foto: Michelin

LE MANS – Si ricomincia. Di nuovo al lavoro, di nuovo a testa bassa. La festa per il trionfo di Jerez, inaspettato, incontrastato e proprio nella tana del lupo, è durata due settimane: fin troppo. Ora, come Valentino Rossi sa bene, perché questa è stata una costante lungo tutta la storia della sua carriera, bisogna voltare pagina. E andare avanti, sempre avanti. Di fronte a sé c'è un'altra pista insidiosa, un altro scontro annunciato, un altro fine settimana impegnativo: quello del Gran Premio di Francia, dove un anno fa trionfò proprio il suo compagno-rivale Jorge Lorenzo. Che anche stavolta ha iniziato con il piede giusto, staccando il miglior tempo del venerdì di prove libere: «Sono molto soddisfatto – gongola il maiorchino a fine giornata – perché abbiamo iniziato fin dall'inizio con una buona messa a punto e sono andato relativamente forte con una certa facilità. Nel pomeriggio abbiamo migliorato ancora un po' la moto e sono stato il più veloce con un margine piuttosto ampio, un paio di decimi, su Marquez. E non è stato solo un giro, ma avevo anche un buon passo. Un buon inizio di weekend».

Inizio con il piede sbagliato
Proprio quello che non è riuscito al Dottore. L'obiettivo dichiarato dal campione di Tavullia alla vigilia era quello di ripetere un fine settimana sullo schema dello scorso, vincente: azzeccare il giusto assetto di base, adattare la moto alla pista fin dai primi giri, e tenere dunque da subito il contatto con i suoi avversari. Invece, dopo avere chiuso al quinto posto il primo turno, Valentino è sembrato fare il gambero, e compiere un passo indietro nel pomeriggio: decimo tempo, con oltre un secondo di distacco da Lorenzo. Non ci voleva: «Abbiamo provato molte soluzioni di assetto diverse perché stamattina non andavo abbastanza forte – confessa – ma purtroppo nel pomeriggio la situazione è peggiorata e non abbiamo trovato la strada giusta. Sono più in ritardo di quanto mi aspettassi, non sono a posto, sono un po' in difficoltà». L'imputato principale per questo accenno di crisi è sempre il solito: le gomme Michelin. «Il primo treno che ho provato non era bilanciato, vibrava troppo in rettilineo – rivela il nove volte iridato – L'ho dovuto sostituire e ho perso cinque o sei giri. La terza mescola, quella nuova, non ho nemmeno avuto tempo di provarla: la monterò domani mattina». Nelle parole di Vale c'è sconforto, insomma. Ma non c'è resa, né tantomeno allarme: anche se l'inizio di Gran Premio non è stato quello programmato, lui ci ha abituato già in passato a sovvertire le situazioni più svantaggiose a suo favore. Specialmente in una pista, come quella di Le Mans, che piace sia a lui che alla sua Yamaha.

Rebus pneumatici
Più sfavorita, almeno sulla carta, dovrebbe essere la Honda di Marc Marquez, che però ha chiuso al terzo posto entrambe le sessioni: «Sapevamo che su questo circuito avremmo fatto un po' di fatica, e questa è stata una giornata impegnativa, ma stiamo superando gli ostacoli piuttosto bene – confessa lo spagnolo – Ho un buon passo e mi sento bene, anche se perdiamo tempo su entrambe le accelerazioni più violente di questo circuito: e questo è un problema che sarà difficile risolvere d'ora in poi. Ci stiamo lavorando e vedremo di fare un altro passo avanti domani, sia con l'elettronica che con l'assetto. Ma la decisione più importante riguarderà le gomme da usare domenica, anche se sembra che entrambe le mescole che abbiamo a disposizione vadano piuttosto bene». Le gomme, sempre le gomme. Buona parte della gara di domenica, in positivo o in negativo, sarà decisa di nuovo da loro. Per Marquez, per Lorenzo. E anche per Valentino Rossi.