28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Primo allarme rosso

Ferrari, la monoposto 2016 è già in ritardo?

Le indiscrezioni parlano di una presentazione in tutta fretta a pochi giorni dall'inizio dei test. Il motivo: gli ingegneri avrebbero bisogno di più tempo per sviluppare la vettura. Una situazione che condizionerà anche i risultati?

MARANELLO – Segnatevi queste date sul calendario, in rosso naturalmente: 19 o 20 febbraio. Di ufficiale non c'è ancora nulla, ma dovrebbe essere uno di questi due giorni, poco prima della partenza dei test invernali a Barcellona, quello in cui verrà svelata la nuova Ferrari. L'indiscrezione arriva da fonti italiane, ma viene riportata dal quotidiano finlandese Ilta Sanomat, che sostiene anche che la Scuderia avrebbe in programma solamente una presentazione online, al posto del classico evento davanti agli occhi di ospiti e giornalisti nel quartier generale di Maranello. Giusto il tempo per mostrare la neonata creatura degli ingegneri rossi, il cui nome rimane ad oggi altrettanto segreto, agli occhi del mondo, prima di buttarsi a capofitto nelle cruciali prove pre-stagionali: «E resta da decidere anche quale dei due piloti titolari del team sarà il primo a provarla», aggiunge l'articolo. Dalla Ferrari, per ora, l'unica risposta ufficiale che giunge è un no comment: «Finora per quel che riguarda la presentazione non è stato deciso ancora nulla – ha ribadito il portavoce Alberto Antonini alla rivista specializzata austriaca Speedweek – Tutto il resto sono speculazioni».

Corsa contro il tempo
Ma se dietro alla scelta di un lancio affrettato, lontano dai riflettori e proprio a ridosso dell'inizio dei test si nascondesse qualcosa di più di una semplice strategia comunicativa? Se questo fosse in effetti l'indizio di un ritardo in corso nello sviluppo tecnico della monoposto? Questa è l'interpretazione che ne dà Omnicorse, precisando che la prima monoscocca del telaio sarebbe già pronta a sottoporsi ai crash test obbligatori della Federazione, ma che allo stesso tempo la Ferrari starebbe continuando a spingere al limite tutte le scadenze per deliberare le caratteristiche tecniche della prossima vettura. Anche il motivo è chiaro: al contrario di quanto aveva deciso inizialmente, la Ferrari ha continuato a sviluppare la sua macchina 2015 fino alla fine della stagione, facendo così necessariamente slittare in avanti la preparazione di quella 2016. Che effetto potrà avere questo ritardo sulle ambizioni di Maranello lo spiega un ingegnere esperto come Dominic Harlow, ex Williams e Force India: «Semplicemente sullo stato di sviluppo della vettura nel primo e nel secondo test e alla prima gara – ha commentato al telecronista inglese James Allen – Quando si comincia tardi, a volte ci si ritrova con una macchina meno evoluta al primo Gran Premio e poi più evoluta quando si ritorna in Europa». Sarà questo anche il caso della Ferrari? Se anche la risposta è sì, ciò non sembra preoccupare particolarmente il presidente Sergio Marchionne. Né tantomeno i piloti: «Vincere con la Ferrari è una cosa speciale – chiosa Sebastian Vettel ad Auto Bild – Per questo ora voglio scoprire come ci si sente a vincere con loro un campionato».