Papà Graziano: «Per Vale è impossibile. Ma io ci credo»

VALENCIA – Valentino si sta giocando il suo decimo mondiale, la sua sfida più difficile di sempre, la gara della vita. Eppure, il più confuso e frastornato della famiglia Rossi non sembra lui, bensì papà Graziano. Il Dottore è appena sceso dalla sua moto, al termine di una qualifica insolitamente già scritta, in cui, conscio di dover comunque partire ultimo, è andato piano e alla fine è perfino caduto. Suo padre, nel frattempo, lo osserva in silenzio, seduto da solo in un angolo dell'hospitality Yamaha. Con il volto sorridente, l'espressione visibilmente annebbiata dal vortice in cui lui e suo figlio si sono ritrovati loro malgrado dopo il fattaccio di Sepang. E il cuore che, malgrado tutto, non vuole proprio smetterla di credere all'impresa impossibile.

Graziano Rossi, le sue sensazioni dopo queste qualifiche?
Sinceramente è una situazione così atipica che non ci ho capito ancora niente, fino adesso. Quindi non ti so dire di più. Non ho capito niente.

E istintivamente, di pancia, cosa prova?
Naturalmente, ci sono due verità. Una è che l'impresa di Valentino è pressoché impossibile. L'altra è che noi, comunque, i conti li facciamo dopo la bandiera a scacchi. Questo significa tutto e niente perché, ripeto, non ho ancora capito bene di cosa si stia parlando.

Significa che la testa è pessimista, ma il cuore ci crede.
Sì, esatto. È così.

E la spinta che arriva dall'Italia, anche da molti che non seguivano il motociclismo ma si sono appassionati in queste settimane, aiuta?
L'unica nota positiva che viene fuori è proprio questa. In Italia, questa settimana, il motociclismo ha superato il calcio sui quotidiani. E questo è, anche stavolta, merito di Valentino.

Sembra che gli italiani non nutrano dubbi su chi abbia ragione tra Vale e Marquez...
Assolutamente sì, e questo è un grande piacere. Questo significherà pure qualcosa, mi viene da dire. Credo che qualche ragione Valentino ce l'abbia. Anche se io non ci ho capito niente...