19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Nico vince a Città del Messico

Rosberg si fa furbo: stavolta Hamilton non lo frega più

Dopo tre pole position consecutive buttate alle ortiche, il tedesco della Mercedes sfrutta bene la partenza nel Gran Premio del Messico e si invola verso il successo che gli mancava da giugno. Un riscatto importante dopo un periodo buio

CITTÀ DEL MESSICO – Stavolta il duello alla partenza l'ha vinto lui. E il resto della gara, poi, è stato una passeggiata, una pura formalità. Nico Rosberg si è aggiudicato il Gran Premio del Messico, il suo quarto successo dell'anno, ma il primo da giugno a questa parte. E «la parte più importante» di questa vittoria, per usare le sue stesse parole, è stata proprio la prima curva, dove finalmente è riuscito a difendere la sua quarta pole position consecutiva dagli assalti del compagno di squadra Lewis Hamilton, che nelle precedenti tre gare aveva sempre avuto la meglio. Insomma, il tedesco della Mercedes ha imparato dai suoi errori: «Come sempre capita ho continuato a lavorare sulla partenza, cercando di raggiungere la perfezione – racconta – Oggi ha funzionato, sono riuscito a mantenere la prima posizione. Ed è stato importante, ne sono molto contento. Per me questo è il podio migliore dell'anno, davvero speciale, e i tifosi messicani hanno creato un'atmosfera incredibile».

Dilemma strategie
L'unica altra incognita della gara è stata la strategia, modificata in corsa dal muretto box delle frecce d'argento dall'unica sosta alle due soste, a causa dei timori per la durata delle gomme medie. Quando gli ingegneri hanno comunicato la decisione ad Hamilton via radio, il campione del mondo ha protestato in mondovisione: «Il team ha preso quella posizione per motivi di sicurezza, e alla fine ho dovuto seguire gli ordini», ha gettato acqua sul fuoco l'anglo-caraibico. Anche il vincitore di giornata non è sembrato convintissimo del secondo pit stop forzato: «In quel momento non volevo rientrare ai box perché ero a mio agio, avevo un buon vantaggio su Lewis e non volevo resettare la situazione – ammette Rosberg – Ma comprendo che fosse la decisione migliore, anche in virtù della safety car che è entrata in pista, perché in quel momento ho potuto contare su gomme più fresche e controllare la gara».

Hamilton fa spallucce
Soddisfatto Rosberg, anche Hamilton non è sembrato poi recriminare troppo per il secondo posto. Con il terzo titolo mondiale già incassato una settimana fa ad Austin, il leader del team non si è tirato indietro dalla lotta per la vittoria ma, essendogli sfuggita, alla fine si è concesso uno dei suoi soliti sfottò all'indirizzo del suo compagno di squadra: «Nico ha guidato bene oggi, senza errori, senza folate di vento (come quella a cui Rosberg aveva attribuito la sua decisiva uscita di pista nel GP degli USA, ndr). Alla fine è stato divertente poter spingere al massimo. Tanto non ho più bisogno di preoccuparmi dei punti...».