29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Gli schieramenti nel Motomondiale

La MotoGP si spacca: nove piloti pronti ad aiutare Vale

Non solo i tifosi, ma anche gli stessi motociclisti si sono divisi dopo il fattaccio di Sepang, tra sostenitori di Lorenzo e di Rossi. E questi ultimi, italiani in testa, avrebbero offerto al Dottore la garanzia di lasciarlo rimontare nei primi giri per giocarsi il titolo

ROMA – Il primo a lanciare la pazza idea, a metà tra un auspicio e un'indiscrezione, è un giornalista serio e rispettato come Riccardo Cucchi, di Rai Sport. Qualche giorno fa, in diretta ai microfoni di Italia sotto inchiesta, trasmissione in onda su Radio 1 e condotta da Emanuela Falcetti, Cucchi ha infatti riferito uno scenario che avrebbe del clamoroso: un gruppetto di piloti avrebbero garantito a Valentino Rossi il proprio appoggio nell'ultima e decisiva gara di Valencia. Con la promessa di farlo passare già nei primi giri, in protesta contro la decisione dei commissari di gara che lo hanno arretrato in fondo alla griglia di partenza, così da consentirgli una rapida rimonta e una lotta ad armi pari con Jorge Lorenzo per il titolo mondiale.

Gli schieramenti in campo
Quella di un'alleanza tra piloti avversari, a prima vista, sembra una storia da fanta-motociclismo. Eppure, da quando è venuto a galla il segretissimo patto di Andorra tra Jorge Lorenzo e Marc Marquez per far perdere Valentino, nulla si può più escludere categoricamente. E c'è anche un precedente, datato 1990: quando, a Phillip Island, i centauri italiani Fausto Gresini, Doriano Romboni e Bruno Casanova (di squadre diverse) fecero muro contro Hans Spaan per consentire al loro connazionale Loris Capirossi di vincere il suo primo titolo in classe 125. Oggi, all'alba del 2015, il più compatto schieramento nazionale è invece quello spagnolo, quasi all'unanimità a favore del duo Lorenzo-Marquez: ci sono i due Espargaro, Bautista, Barbera, Vinales. Fuori dal coro è invece l'altro iberico Dani Pedrosa, che dopo due vittorie consecutive preferisce non prendere le parti di nessuno dei contententi e fare la sua gara, a caccia di un terzo successo. Con Valentino Rossi, invece, stanno Hayden, Miller, Baz, Laverty, Smith, Elias, forse anche Crutchlow e Dovizioso. E sicuramente anche gli altri due connazionali Danilo Petrucci (che con Vale si allena spesso nel suo ranch) e Andrea Iannone, che già gli ha dato una mano nelle qualifiche di Sepang. Anche se il ducatista, ufficialmente, è diplomatico: «Bisogna sempre fare la propria gara – ha commentato a Virgin Radio – Io farò la mia e cercherò di arrivare il più avanti possibile, come sempre. Sappiamo benissimo che Valentino è capace di tutto: io gli auguro con tutto me stesso di poter raggiungere il suo più grande sogno, quello di arrivare a dieci Mondiali».

E Vale ci prova
Dunque, forse è anche il sostegno ottenuto da parte dei suoi colleghi, oltre certamente a quello dei tifosi, ad aver convinto Valentino Rossi a giocarsi fino all'ultimo le sue chance iridate e a presentarsi al via dell'ultimo GP a Valencia, al contrario di quanto aveva inizialmente dichiarato a caldo, in preda alla frustrazione. «Grazie a tutti per il fantastico supporto – ha twittato ai suoi ammiratori – Leggervi mi ha aiutato a superare amarezza e incazzatura. Da oggi si lavora per Valencia. Dove il Dottore non sarà da solo».