19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Schermaglie tra le squadre

Ferrari: «Siamo in Formula 1, non al circo»

La rossa di Maranello è stata criticata per non aver partecipato allo spettacolo improvvisato dagli altri team per il pubblico durante le tre ore di attesa per pioggia dell'inizio delle qualifiche del sabato. Ma è passata subito al contrattacco

ROMA – I rivali trovano sempre nuove ragioni per criticare la Ferrari. L'ultima riguarda l'insolito spettacolo che è andato in onda durante le qualifiche dell'ultimo Gran Premio ad Austin. Durante le tre ore di rinvio per pioggia che alla fine hanno portato alla cancellazione della sessione, gli annoiati addetti ai lavori hanno fatto del loro meglio per divertire il pubblico inzuppato in modi diversi dal solito. I meccanici hanno improvvisato gare a bordo di barche di fortuna, altri hanno finto di pescare nella pit lane, i due piloti della Red Bull Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat si sono messi a ballare, Nico Rosberg ha giocato a calcio con un cameraman della televisione, mentre i due papà d'arte della Toro Rosso, Jos Verstappen e Carlos Sainz, si sono messi al volante delle monoposto dei loro figli con addosso le loro tute.

Solo un teatrino
L'unica squadra che ha rifiutato di unirsi allo spettacolo è stata proprio la Ferrari. Una decisione che è bastata a scatenare nuove polemiche attorno alla scuderia di Maranello. Il cui atteggiamento è stato però difeso a spada tratta dal team principal Maurizio Arrivabene, secondo cui le mosse improvvisate degli avversari non hanno dato alcun beneficio ai tifosi: «Siamo in Formula 1, non al Cirque du Soleil – ha commentato il manager della rossa – Non mettiamo in scena lo stesso tipo di spettacolo. Però posso dirvi che al sabato abbiamo portato nel nostro garage dei ragazzini disabili in carrozzina: non lo hanno mostrato in televisione, ma almeno abbiamo regalato loro un momento speciale. E abbiamo firmato autografi a tutte le persone che stavano aspettando. Va bene se qualcuno intrattiene il pubblico, va benissimo. Noi però preferiamo fare cose di questo tipo, piuttosto che fingere di pescare o fare scenette divertenti per la televisione. Questo non vuol dire fare qualcosa davvero per i tifosi».

A Kimi non interessa
Della stessa idea è anche Kimi Raikkonen, secondo cui la Formula 1 ha svolto un cattivo servizio a se stessa durante le qualifiche del sabato. «Volete una risposta sincera? – ha commentato il finlandese al quotidiano Turun Sanomat – Questa è la Formula 1, non il circo. La gente viene per vederci guidare, e penso che questo sia tutto ciò che possiamo fare. Ovviamente non sono contenti quando non giriamo a causa del meteo, ma questi rinvii per pioggia a volte semplicemente accadono. Non mi disturba perché ciascuno può fare ciò che vuole. Ma questa è la mia scelta, noi siamo qui a correre e a fare il nostro lavoro. Come ho detto, non siamo al circo». Forse qualcuno ha equivocato l'espressione «il circus della Formula 1»?