19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Le decisioni della FIA

F1, il Mondiale 2016 sarà lunghissimo... e rumorosissimo

Due le novità regolamentari uscite dall'ultima riunione del Consiglio mondiale della Federazione internazionale dell'automobile: un calendario che durerà ben otto mesi di Gran Premi e un nuovo scarico per rendere il rombo dei motori più soddisfacente

PARIGI – Ancora non si è concluso il Mondiale 2015, ma il circus della Formula 1 comincia già a preparare l'edizione del prossimo anno. Questa settimana, infatti, il Consiglio mondiale della Federazione internazionale dell'automobile si è riunito a Parigi e dal summit sono uscite alcune interessanti novità sul campionato 2016. La prima riguarda il calendario, che sarà letteralmente infinito: comincerà il 20 marzo in Australia (con due settimane di anticipo su quanto originariamente previsto) e si concluderà solo il 27 novembre ad Abu Dhabi. Il Gran Premio d'Italia, l'ultimo previsto dall'attuale contratto, chiuderà la stagione europea come di consueto a inizio settembre, prima delle lunghe trasferte asiatiche e americane. La principale novità, però, è fissata per il 19 giugno, quando esordirà il GP a Baku, capitale dell'Azerbaigian. E la scelta della data per questa inedita gara si è trasformata in un involontario dispetto a Nico Hulkenberg: il pilota della Force India, infatti, non potrà correre la 24 Ore di Le Mans che si disputa lo stesso weekend, che quest'anno si è aggiudicato a bordo della Porsche. «Aspetto la conferma definitiva del calendario – commenta il tedesco – perché se Le Mans interferirà effettivamente con la Formula 1 non avrò chance».

Torna il rombo dei motori
L'altra novità resa nota dalla Fia riguarda il regolamento dei motori: «Per il 2016 – si legge nel comunicato ufficiale della Federazione – tutte le macchine dovranno montare un terminale di scarico seprato attraverso il quale dovranno passare solo i gas della valvola wastegate. Questa misura è stata intrapresa per aumentare il rombo delle vetture e non avrà alcun effetto significativo sulla potenza o sulle emissioni». Un piccolo tecnicismo che può apparire come un dettaglio, ma che nelle intenzioni dei vertici federali metterebbe invece la parola fine ad una polemica che si trascina almeno da quando nel Mondiale hanno fato il loro debutto i motori V6 ibridi, apprezzati per il loro contenuto tecnologico almeno quanto criticati per il rumore sordo e insoddisfacente per gli appassionati. «La tecnologia è incredibile, ma in termini di suono abbiamo fatto dei passi indietro – ha commentato per l'ennesima volta solo nei giorni scorsi il ferrarista Sebastian Vettel, uno dei piloti più critici con l'attuale regolamento tecnico – Lascio a ciascuno la decisione sulla necessità o meno dell'introduzione di questi propulsori». Dopo aver sperimentato le soluzioni più bizzarre per ovviare a questo problema (tra cui una sorta di tromba testata nel 2014), gli ingegneri della Fia hano dunque partorito questa soluzione che dovrebbe riuscire a saziare la fame di rumore dei tifosi senza intaccare la tecnologia ultramoderna di questi motori. Se funzionerà davvero, come al solito, sarà solo il tempo a dircelo.