18 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Promossi e bocciati del GP di San Marino

Le pagelle: Valentino promosso, Lorenzo no

Non molti piloti sono riusciti ad interpretare al meglio l'impegnativo meteo del circuito di Misano. Ecco chi ci ha azzeccato e chi no, nei consueti voti dopo-gara del DiariodelWeb.it

MISANO – Dal punto di vista del pubblico, il voto più alto andrebbe al cielo della riviera romagnola. Che prima ha riversato sul circuito di Misano una pioggia torrenziale, poi ha sfoderato il suo più familiare sole asciugando di nuovo l'asfalto. I piloti hanno avuto il loro da fare a interpretare queste imprevedibili condizioni meteo senza sbagliare strategia e perdere troppo terreno. Alcuni ci sono riusciti bene, altri decisamente no. Ecco chi, nelle pagelle del DiariodelWeb.it.

MARC MARQUEZ – voto 10. Lo aveva detto già dopo il Gran Premio di Silverstone: il Mondiale è perso, ma da ora in poi punterò alla vittoria in ogni gara, non avendo più nulla da perdere. È esattamente quello che ha fatto a Misano: mentre i duellanti per il titolo calcolavano il momento giusto per tornare alla moto da asciutto, lui ha seguito l'istinto, ha azzardato la sosta ai box anticipata e ci ha azzeccato. Del resto è fatto così, senza mezze misure: una domenica cade, quella dopo vince. Non sarà il massimo per puntare al titolo, ma per lo spettacolo certamente sì.

BRADLEY SMITH E SCOTT REDDING – voto 10. Raggruppiamo in un'unica, meritata votazione i due eroi inattesi del podio. Il primo grazie alla sua lucida follia che lo ha convinto a mantenere le gomme da asciutto anche sotto la tempesta di metà gara; il secondo per la tenacia nel risalire in moto dopo la caduta dei primi giri e poi per la strategia perfetta che gli ha consentito la rimonta. Sono anche questi protagonisti a sorpresa che, con i loro risultati tirati fuori dal cilindro, creano la bellezza di questo sport. Dovrebbe piovere più spesso...

VALENTINO ROSSI – voto 8. Non ha fatto una brutta gara, anzi. Intorno al giro di boa era riuscito addirittura a riprendere il comando, guidando sotto la pioggia battente come solo lui sa fare. Poi, come il suo compagno-rivale Jorge Lorenzo, ha avuto paura al momento di tornare alla moto da asciutto e così facendo ha atteso troppo a lungo, perdendo il podio. Non fosse stato per la caduta di 'Por Fuera', saremmo qui a rammaricarci. Ma si sa che la fortuna aiuta gli audaci.

JORGE LORENZO – voto 5,5. L'insufficienza non è così grave, visto che sull'asciutto era pur sempre lui il più veloce e che ha mantenuto saldamente la testa per più di metà gara. Poi, ancora una volta le condizioni meteo hanno rovinato i suoi piani e, al rientro in pista dopo il cambio moto, è caduto per terra come una pera cotta. Un campione come lui, che lotta per un altro titolo mondiale, non può certo sperare sempre che ci siano solo le condizioni a lui più confacenti. Né tantomeno nascondersi sempre dietro l'alibi della sfortuna.

DANILO PETRUCCI – voto 8,5. Il podio non è riuscito a ripeterlo, ma un'altra grande gara sì. Per la prima volta porta in pista una versione più recente della Desmosedici, la GP14.2, e si conferma un mago della pioggia, riuscendo come già a Silverstone ad ottenere il miglior piazzamento tra le Ducati, anche davanti ai tre del team ufficiale. Il ragazzo cresce bene. E si merita una chance più importante.

MICHELE PIRRO – voto 7,5. Di incoraggiamento, vista la sfiga che lo ha perseguitato in gara. Prima un problema tecnico sulla griglia di partenza lo ha costretto a partire dai box, poi l'eccessiva usura delle gomme lo ha costretto al definitivo ritiro. Peccato, perché il quinto posto in qualifica era una specie di miracolo. Comunque, pur capendo che la Ducati continua a non trovarsi a proprio agio con la pioggia, il collaudatore-wild card ha fatto vedere le cose migliori in questo fine settimana. Sui due titolari meglio stendere un velo pietoso.