19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Il film della gara di MotoGP

Scende la pioggia, e Misano diventa una lotteria

Un Gran Premio di San Marino imprevedibile come pochi: prima asciutto, poi bagnato e poi di nuovo asciutto. Ad approfittarne sono stati i piloti che hanno saputo azzeccare le strategie giuste, anche a costo di qualche rischioso azzardo

MISANO – Peccato solo che per il Mondiale 2015 questa vittoria ormai non conti più. Perché quello che Marc Marquez ha messo in scena nel Gran Premio di San Marino di oggi è stato un vero e proprio capolavoro dei suoi. Un capolavoro di strategia e di astuzia, un campo sul quale è riuscito a battere perfino due vecchie volpi come Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Una delle vittorie più imprevedibili e difficili della sua carriera in MotoGP. Su una pista di Misano prima asciutta, poi bagnata e poi di nuovo asciutta, il campione del mondo in carica ha cambiato moto due volte, portando così a casa la prima vittoria per la sua Honda sulla pista della riviera romagnola dal 2010 ad oggi, e la sua prima in assoluto qui.

Impeccabile la tattica Honda
«Era davvero difficile comprendere se l'asfalto fosse bagnato o asciutto, perché il nuovo fondo qui è molto scuro – ha raccontato il pilota spagnolo – Ma il team mi informava molto bene dal muretto. Non avevamo mai girato prima qui con questo asfalto in condizioni da bagnato, quindi è stata durissima. La pista era molto, molto, molto scivolosa, incredibile. E le due Yamaha erano più veloci di me con le gomme da bagnato. Ma io sono rientrato ai box e ho cambiato moto nel momento ideale: è stato difficile, ma alla fine ho azzeccato la strategia corretta. Quando la mia moto cominciava a muoversi e vedevo che anche Jorge e Valentino subivano un notevole degrado delle gomme, e io stavo perdendo terreno, mi sono detto: 'Ora è il momento di cambiare di nuovo pneumatici'. L'obiettivo era la vittoria, e l'abbiamo centrato, quindi sono molto contento». Alla fine, sulle montagne russe di Misano la maggior parte dei piloti sono stati costretti a rientrare ai box due volte, una situazione a sorpresa che nessuno dei big è riuscito a interpretare. Tranne Marc, appunto.

Il rischio premia Smith
Ma la lotteria della pioggia ha lasciato spazio anche ad altri outsider, che hanno scommesso su azzardi pazzeschi e alla fine hanno portato a casa l'intero jackpot. Come il secondo classificato Bradley Smith, al suo secondo podio in carriera dopo quello in Australia nel 2014, che ha preso la decisione apparentemente folle di montare le gomme da asciutto per l'intera gara. Nella fase centrale si è ritrovato ventesimo, più lento di quindici secondi al giro rispetto ai migliori, ma quando il tracciato è tornato ad asciugarsi, la ruota e girata. Ed è stato lui ad approfittarne: «È stato stupido – ammette sorridendo l'inglese – Tutti mi dicevano che avrebbe piovuto per un po' e poi avrebbe smesso. Quando pioveva a 20 giri della fine, ho pensato che il circuito si sarebbe asciugato e le loro gomme da bagnato si sarebbero rovinate alla fine. Cercavo di fare tutti questi calcoli dentro la mia testa e alla fine mi sono affidato all'istinto, ripetendomi: 'La fortuna aiuta gli audaci'. Onestamente non mi sarei mai aspettato di vedere la scritta 'Secondo posto' sul cartello dei box. Ma queste sono proprio le opportunità che noi piloti privati dobbiamo cogliere».