19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Borgo Panigale nel baratro

Lentezza e sfortuna, è maledizione Ducati

Andrea Iannone non riesce a lottare con i primi: «Ci manca il giusto ritmo». Andrea Dovizioso tormentato dall'ennesima botta di malasorte: «Al posto sbagliato nel momento sbagliato». E la rossa archivia un altro weekend nero

INDIANAPOLIS – Poteva andare molto meglio il giorno del ventiseiesimo compleanno per Andrea Iannone. La pista di Indianapolis, amica della sua Ducati Desmosedici GP15 soltanto sulla carta, gli ha regalato appena un quinto posto. A inizio gara era riuscito addirittura a mantenere la quarta posizione, davanti a Valentino Rossi; ma al traguardo si è ritrovato staccato di venti secondi dal vincitore e addirittura messo nel mirino dal privato Bradley Smith. Di certo, non il risultato che si sperava nel box rosso: «Sicuramente ho fatto una buona partenza, ma purtroppo non avevo il ritmo per stare con il gruppo di testa – commenta il pilota di Vasto – Ho provato in tutti i modi a spingere forte da subito, ma non ero veloce quanto i primi quattro, così ho fatto la mia gara e non è stato facile tenere dietro Smith fino alla fine. Con la gomma più dura sapevamo che i primi quattro sarebbero stati un po’ più veloci, ma noi ci siamo comunque difesi bene e credo che abbiamo portato a casa il massimo che si poteva ottenere oggi. Adesso dobbiamo assolutamente reagire per uscire al più presto da questo periodo di stallo e tornare a lottare per il podio come a inizio stagione».

Un incidente frena Dovizioso
Se almeno Iannone può consolarsi con la partenza, il suo compagno di squadra Andrea Dovizioso ha avuto un inizio gara in segno completamente opposto: precipitato al ventunesimo posto per via di un incidente, è riuscito a recuperare durante la corsa fino al nono, proprio davanti alla Desmosedici clienti di Danilo Petrucci. «All’inizio della gara ho avuto la sfortuna di trovarmi nel posto sbagliato al momento sbagliato alla curva due – racconta Desmodovi – Ero partito male e quindi ho dovuto cambiare la mia linea e sono andato all’esterno della curva: Crutchlow per non toccare Smith si è dovuto rialzare e io per evitarlo sono stato costretto ad andare fuori pista. Un vero peccato perché soprattutto su questa pista partire dietro e dover recuperare è davvero difficilissimo, perché non puoi aggredire più di tanto. Tutto sommato i miei tempi fatti in gara non sono male, ma ovviamente si poteva fare di più. Da alcune gare mi succede un po’ di tutto, e quindi la situazione prima o poi dovrà cambiare!».

C'è da fare
A tracciare l'elenco dei compiti a casa per invertire la rotta negativa su cui si è cacciata la Ducati ci prova il direttore generale Gigi Dall'Igna: «Abbiamo ancora qualcosa da sistemare sulla Desmosedici GP15, e anche questa gara ci è servita per capire meglio la direzione da seguire in futuro. Inoltre non avevamo a disposizione la gomma posteriore hard, che oggi sicuramente era la soluzione migliore. Infatti, questa è stata l’opzione scelta da tutti quelli che l’avevano a disposizione. Quindi sarebbe stato difficile fare meglio di così. Iannone ha disputato una gara davvero consistente e costante, e non è stato semplice per lui arrivare alla fine della corsa con le gomme medie. Peccato per Dovizioso che purtroppo è stato costretto a fare una lunga rimonta dalle retrovie».