25 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Così le due manche della Superbike negli Usa

Ducati, a Laguna Seca è dominio assoluto

Weekend perfetto per Chaz Davies: dopo la pole position arriva anche la doppietta nelle due gare di domenica, la prima per la Panigale 1199R. Paura per Giugliano, che cade ma resta pressoché illeso. Demolite le due Kawasaki

LAGUNA SECA – Chaz Davies scrive la storia, portando la sua Ducati Panigale 1199R alla sua prima doppietta nel Mondiale Superbike. Il pilota gallese completa così un weekend pressoché perfetto (dopo aver portato a casa anche la pole position e il giro più veloce) sul circuito di Laguna Seca che più di tutti, palmares alla mano, era favorevole alla casa bolognese: con i due successi di oggi sale infatti a 12 il totale di trionfi sul tracciato del Cavatappi. Per Davies si tratta della seconda doppietta in Sbk, per la Ducati della prima addirittura da Imola 2012. «Sono molto, molto felice, perché abbiamo raccolto i frutti del nostro lavoro qui a Laguna – festeggia – Il tracciato americano tende a limitare i nostri punti deboli mentre ci permette di sfruttare i nostri punti di forza e quindi abbiamo potuto costruire due belle gare, che sono andate esattamente come avevo programmato».

Dominio assoluto
Entrambe le manche si sono chiuse con un podio in fotocopia, sul quale Davies ha surclassato le due Kawasaki, dominatrici finora della stagione, che si sono dovute accontentare del secondo posto di Tom Sykes e del terzo di Jonathan Rea (ironicamente, il peggior risultato stagionale per il leader di campionato). In gara-1, il ducatista è schizzato in testa dal via e ha mantenuto un vantaggio incontrastato fino al traguardo; più tesa è stata la battaglia in gara-2, dove le due verdi moto giapponesi hanno seguito come un'ombra la rossa del britannico, ma senza riuscire a scalzarlo dalla prima posizione, nonostante la pioggia caduta nei primi giri di gara. «Non pensavo che sarebbe stato possibile girare in 1:23 in gara ma ho potuto fare una serie di giri molto veloci all’inizio di gara-1, spingendo forte per i primi 12 giri – racconta Davies – dopodiché si è trattato di gestire il vantaggio acquisito. Avevamo cambiato qualcosina per la seconda gara e le modifiche si sono rivelate utili. Ho preso qualche rischio nei primi giri con la pista bagnata ed ho avuto paura di cadere, ma fortunatamente ha smesso di piovere e le cose sono andate bene fino alla fine».

Giugliano, brutta caduta
Purtroppo non all'altezza del suo compagno di squadra sono state le prestazioni dell'altro ducatista Davide Giugliano: quarto nella prima corsa, è stato vittima di una brutta caduta nella seconda, fortunatamente senza gravi conseguenze fisiche: se l'è cavata con una contusione al tallone sinistro ed al ginocchio destro. «Non era la mia giornata oggi – si rammarica il romano – Nella prima gara ho perso molto tempo per superare Torres e poi, una volta passato, non avevo più nessuna possibilità di raggiungere i tre piloti che erano davanti e quindi mi sono dovuto accontentare della quarta posizione. Avevamo fatto qualche piccola modifica per la seconda gara ma purtroppo non sono servite visto che sono caduto quasi subito. Onestamente mi sono spaventato molto, pensando di essermi fatto ancora male alla schiena, ma per fortuna i medici mi hanno assicurato che non ho niente. Mi dispiace molto perché oggi avevamo delle buone possibilità».

Gli altri italiani
La giornata della Aprilia viene salvata da Jordi Torres, che incassa un quinto e un quarto posto, mentre il leader Leon Haslam delude: caduto nella manche inaugurale, si è rifatto solo parzialmente con la quinta piazza pomeridiana. Buono invece il sesto posto, sempre in gara-2, per la Bmw del nostro Ayrton Badovini, anche lui reduce da un ritiro in mattinata. Niccolò Canepa perde un'entusiasmante battaglia per il settimo posto con il talentino della Honda Michael van der Mark, ma porta comunque all'ottava posizione la sua Ducati privata del team Althea: il suo compagno di squadra Matteo Baiocco arriva anch'egli a punti, tredicesimo, davanti all'altro italiano Gianluca Vizziello sulla Kawasaki del team Grillini.