29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Verso il Sachsenring

Un altro pilota italiano torna in MotoGP

Il 28enne comasco Claudio Corti, già in pista nella classe regina con la Ftr Kawasaki nel 2013, farà il suo rientro alle gare questo weekend nel Gran Premio di Germania per sostituire l'idolo di casa Stefan Bradl, infortunatosi ad Assen

ROMA – Sarà il 28enne Claudio Corti a sostituire Stefan Bradl sulla moto del team Forward nel Gran Premio di Germania di MotoGP in programma questo fine settimana. Il pilota comasco, ex campione mondiale della Superstock (titolo vinto nel 2009), ha già disputato una stagione intera nella classe regina due anni orsono, con la Ftr Kawasaki in coppia con Colin Edwards, cogliendo come proprio miglior risultato un dodicesimo posto in Catalogna. Nella stagione scorsa, invece, era passato in Superbike, in casa Mv Agusta. Ora la decisione che lo ripesca in MotoGP, anche se in veste inevitabilmente provvisoria, con la squadra che già nel 2010 lo schierò in Moto2 in sella alla Suter, riuscendo anche a conquistare una pole position a Silverstone.

Il titolare finisce sotto i ferri
Inevitabile il rammarico per Bradl, che dovrà saltare proprio la sua gara di casa a seguito della caduta di cui è stato vittima sulla pista di Assen lo scorso sabato, in cui ha riportato la frattura dello scafoide destro. Dopo la prima diagnosi in circuito presso la clinica mobile, Bradl ha fatto ritorno dall'Olanda nella sua Germania ed è stato operato la scorsa settimana ad Augsburg, la sua città natale. L’intervento, eseguito dal dottor Stefan Krischak, chirurgo specialista della mano, si è reso necessario per ridurre la frattura che è stata fissata con una vite Herbert. «I medici dicono che la frattura dello scafoide richiede 4-6 settimane prima di guarire perché lo scafoide è un osso con una cattiva circolazione di sangue e ci mette molto tempo a saldarsi – ha spiegato il pilota – Un rientro precoce può portare ad artrite, ed in quel caso il movimento del polso destro può essere limitato per il resto della mia vita. Il dottor Krischak mi ha detto: realisticamente, non hai nessuna possibilità di gareggiare in MotoGP undici giorni dopo l'intervento chirurgico».

Invece Rabat stringe i denti
Farà di tutto per correre il Gran Premio di Germania nonostante l'infortunio, invece, il campione del mondo della Moto2 Tito Rabat, anche lui infortunatosi, ma alla clavicola destra, ieri durante un allenamento sul circuito di Almeria. Pure il 26enne spagnolo, dopo le prime cure ricevute in pista, è stato operato all'ospedale universitario Quirón Dexeus dai dottori Xavier Mir (lo stesso che aveva eseguito gli interventi su Dani Pedrosa e Marc Marquez) e Angel Charte. «Voglio essere in Germania e stringere i denti – ha promesso – poi ci saranno tre settimane di stop del campionato in cui conto di recuperare perfettamente».