16 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Retroscena in Formula 1

Ferrari, proposta indecente alla Red Bull

Sergio Marchionne approccia lo storico team rivale e gli offre una fornitura di motori, ma le 'lattine' rispondono: no, grazie. Anche se la loro relazione con l'attuale motorista, la Renault, è sempre più in crisi

MARANELLO – Un tempo erano grandi rivali per il titolo mondiale. Domani la Ferrari e la Red Bull potrebbero diventare alleati. Le 'lattine', infatti, sono alla disperata ricerca di un motore competitivo e affidabile, vista la crisi dell'attuale fornitore Renault. Nei mesi scorsi avevano a lungo corteggiato la Audi, che però continua a nicchiare. Così, a farsi avanti è stata proprio la rossa, direttamente per bocca del suo neo-presidente: «È vero – ha confermato le indiscrezioni il dirigente del team Helmut Marko a margine dell'ultimo Gran Premio in Austria – Abbiamo ricevuto un'offerta da Sergio Marchionne. Anche una versione B del motore Ferrari sarebbe meglio della versione A del Renault».

Mai clienti
Accettare l'offerta della Ferrari, però, anche se doterebbe la Red Bull di uno tra i migliori propulsori della Formula 1, significherebbe politicamente accettare un passo indietro: da team ufficiale, seppure di un motorista in difficoltà come la Renault, a semplice cliente. Sarebbe complicato, insomma, pensare a lottare di nuovo per il campionato del mondo, quando ci si ritroverebbe contro lo stesso team che ti fornisce i motori. E che, dunque, potrebbe contare su un legittimo vantaggio dal punto di vista tecnico. È proprio questa considerazione che frena maggiormente i vertici della squadra austriaca: «La Red Bull avrà sempre delle opzioni – ha insistito il team principal Christian Horner – Ma al momento, no, non vogliamo diventare semplici clienti. Siamo pienamente concentrati sulla ricerca di una soluzione ai problemi della Renault. Questo è il nostro obiettivo». Ancor più deciso si è detto il proprietario del team Dietrich Mateschitz: «Da un tuo diretto concorrente potresti ottenere un motore abbastanza veloce da arrivare in zona punti – ha spiegato – ma mai abbastanza da battere il team che te lo fornisce. Con un motore clienti non diventeremmo mai più campioni del mondo. E se vedessimo che non abbiamo più chance, viste anche le restrizioni dell'aerodinamica, perderemmo interesse».

Renault scelta forzata
Al momento, dunque, la Red Bull resta legata al matrimonio con la Renault: «Non ci sono alternative – prosegue Mateschitz – Non so prevedere cosa accadrà tra due o tre anni, nemmeno ciò che sta accadendo ora. Meglio non far previsioni in Formula 1. Noi, comunque, continuiamo a crederci. La speranza è l'ultima a morire». Eppure la loro relazione sembra decisamente compromessa, visti i continui attacchi verbali che il team rivolge al suo motorista e viceversa. «Il punto è che la Renault è frustrata quanto lo siamo noi», ha confessato Horner. E la Ferrari, intanto, se la ride.