29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Motociclismo | GP di Indianapolis

Marc Marquez, il pilota da 10

Con la vittoria negli Stati Uniti, lo spagnolo firma un pieno di 10 trionfi e allunga nel mondiale. Il campione del mondo in carica centra la 42esima vittoria della carriera ed eguaglia i record di due piloti leggendari Doohan e Agostini. Alle sue spalle Lorenzo e Rossi. Quarto Dani Pedrosa con l'altra Honda.

INDIANAPOLIS - Marc Marquez fa dieci su dieci. La legge del fuoriclasse spagnolo non risparmia il Gran Premio di Indianapolis, decimo appuntamento del Mondiale MotoGp 2014. Il campione del mondo e leader della classifica iridata trionfa con la sua Honda anche negli States, centra la 42esima vittoria della carriera ed eguaglia la striscia di successi consecutivi di Giacomo Agostini, che riuscì nell'impresa nel 1968, nel 1969 e nel 1970. Alle sue spalle le due Yamaha di Jorge Lorenzo (quarto podio stagionale) e Valentino Rossi, per la sesta volta in questo Mondiale fra i primi tre. Quarto Dani Pedrosa con l'altra Repsol Honda, settimo Andrea Dovizioso, costretto al ritiro Andrea Iannone.

MARQUEZ: HO DATO IL 100% - «E' stata una bella lotta all'inizio con Rossi, Dovizioso, Lorenzo. Mi sono divertito soprattutto alla fine, Jorge spingeva tanto ma ho dato il 100%. E' stata una gara bellissima, dura fisicamente, ma questa notte si festeggia e da domani si pensa a Brno». Così Marc Marquez dopo il successo nel Gran Premio di Indianapolis, il decimo in altrettante gare della MotoGp 2014.

IL SORPASSO SU ROSSI E LORENZO - «I primi giri della gara non sono stati facile, la temperatura dell’asfalto era più alta rispetto ai giorni scorsi e a inizio gara non avevo grande fiducia nella gomma davanti e non ho fatto nemmeno un gran partenza. Ho deciso di stare calmo, poi ho visto Lorenzo che incominciava a forzare e ho capito che quello era il momento giusto per spingere. Sono riuscito a fare un po’ di gap e quei due secondi mi sono serviti per vincere».
«Il sorpasso più bello è stato quello su Valentino e Jorge alla seconda curva – racconta – Sul rettilineo ero in scia a Rossi ma le Yamaha erano veloci e non riuscivo a superarlo sul dritto. Lorenzo mi ha passato alla prima curva e in quella dopo volevo rispondergli, ho visto Valentino largo e mi sono infilato».

BRNO LA PROSSIMA - «Negli USA mi trovo bene, ho vinto sette gare in carriera, ma qui ho visto la Yamaha un po’ più forte del solito e la prossima gara sarà a Brno. Abbiamo fatto dei test e abbiamo delle informazioni, ma l’asfalto in quell’occasione era molto scivoloso. Inoltre in quella pista io ho sempre sofferto, mentre Valentino, Jorge e Pedrosa sono sempre stati molto veloci».

PEDROSA: NON AVEVO IL RITMO - «Nel complesso è stato un fine settimana difficile in cui in nessun momento mi sono sentito bene sulla moto. Non siamo riusciti a trovare una buona messa a punto durante le prove. Poi, in gara, anche se ero in grado di guadagnare un paio di posizioni rispetto alle prove, non avevo il ritmo per lottare per il podio».