19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Il matrimonio Fiat-Chrysler

FIAT: Dodge Dart, prova del successo della fusione con Chrysler

E per Automotive News, la più autorevole rivista americana del comparto auto, questo dimostra come dopo decenni di fusioni e partnership discutibili - con Mitsubishi, American Motors e, in particolare, con Daimler - Chrysler abbia finalmente trovato un legame destinato a durare

NEW YORK - Fiat-Chrysler: un matrimonio destinato a durare grazie a una collaborazione che sta dando frutti concreti anche sui prodotti nuovi. Lo dimostra il primo prodotto della fusione tra le due aziende in Nord America, la Dodge Dart ha nel suo Dna caratteristiche di entrambe le case automobilistiche. Esteriormente, la macchina è interamente americana ma sotto il cofano la Dart è italiana. E per Automotive News, la più autorevole rivista americana del comparto auto, questo dimostra come dopo decenni di fusioni e partnership discutibili - con Mitsubishi, American Motors e, in particolare, con Daimler - Chrysler abbia finalmente trovato un legame destinato a durare.

Due aziende perfettamente compatibili - Quando nel 2009, Fiat decise di prendere il controllo di Chrysler, lo fece perché le due aziende erano perfettamente compatibili: Fiat era europea e specializzata in automobili compatte ed efficienti dal punto di vista dei consumi, mentre Chrysler era un produttore americano di macchine, pickup e Suv di grossa cilindrata. Per il Ceo di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne era evidente che da sole le due aziende non sarebbero sopravvissute e bisognava fonderle.
Per il capo ingegnere di Chrysler Mark Chernoby, la squadra di ingegneri Fiat «è stata la prima con cui, fin da subito, ci siamo scambiati consigli e abbiamo iniziato a imparare l'uno dall'altro».
Ora, mentre Fiat vende Chrysler in Europa sotto il marchio Lancia, con la Dodge Dart - che grazie alla sinergia con il Lingotto, avrà un prezzo inferiore a quello delle sue rivali (parte da 16.790 dollari, mentre la Chevrolet Cruze parte da 17.595 dollari e la Toyota Corolla da 16.890) - negli Stati Uniti Chrysler potrà competere per un nuovo segmento del mercato.

Per Automotive News, la Dart è il punto di partenza della strategia di Marchionne. Il pianale su cui la compatta è costruita - una versione leggermente più grande di quello dell'Alfa Romeo Giulietta - dovrebbe essere utilizzato come base per altri otto compatte targate Chrysler. Ma è di derivazione Fiat anche il motore della berlina, un 1.4 turbo, lo stesso della 500 Abarth. Ed è Fiat ancora, per esempio, un processo di fusione ad alta pressione dell'alluminio - usato per la prima volta da un costruttore nordamericano - che permetterà di risparmiare diversi chilogrammi sulla sospensione anteriore della Dart.

Fiat Industrial procederà a conversione azioni in ordinarie - Fiat Industrial comunica che nei prossimi giorni procederà alla conversione delle azioni privilegiate e di risparmio in azioni ordinarie.
«La data di effetto delle conversioni - spiega una nota - sarà comunicata con le modalità e nei termini di legge. Infatti, terminato il periodo per l'esercizio del diritto di recesso, sono regolarmente pervenute comunicazioni di recesso per 12.476 azioni privilegiate, pari ad un controvalore complessivo di 51.850 euro, e per 23.664 azioni di risparmio, pari ad un controvalore complessivo di 102.607 euro».
«Contestualmente all'esecuzione delle conversioni, Fiat Industrial corrisponderà ai soggetti legittimati il valore di liquidazione delle azioni oggetto di recesso e le azioni ordinarie rivenienti dalla conversione delle azioni privilegiate e delle azioni di risparmio per le quali è stato esercitato il diritto di recesso verranno offerte in opzione», conclude la nota.