28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Dura ristruttazione la casa tedesca

Opel, Astra sarà prodotta solo in 2 stabilimenti

Opel, afflitta da una capacità in eccesso di un milione di vetture all'anno, si appresta a varare una dura ristrutturazione che potrebbe anche contemplare la prossima chiusura di un impianto produttivo

BERLINO - Opel, afflitta da una capacità in eccesso di un milione di vetture all'anno, si appresta a varare una dura ristrutturazione che potrebbe anche contemplare la prossima chiusura di un impianto produttivo. Anche se i vertici della casa automobilistica tedesca - controllata dalla General Motors - hanno rinnovato l'impegno di mantenere aperta la fabbrica di Ruesselheim, la più grande del marchio in Germania, la produzione della Astra, il modello più popolare, potrebbe essere trasferita da tale impianto per restare solamente su tre turni nelle fabbriche di Ellesmere Port, nel Regno Unito e di Gliwice in Polonia. Lo ha reso noto il presidente di Opel Karl-Friederich Stracke in un incontro con i dipendenti, secondo quanto riportato dall'emittente Deutsche Welle.

General Motors vuole chiudere uno o due impianti in Europa - La decisione del marchio con il lampo cerchiato segue le insistenti voci secondo le quali la General Motors starebbe progettando la chiusura di uno o due impianti in Europa. Voci che si aggiungono a quelle dello spostamento di una linea di produzione dallo stabilimento di Bochum, che ha oramai 50 anni, a Ruesselheim per compensare la perdita della produzione della Astra. In questo caso, la sorte dell'impianto di Bochum potrebbe essere segnata.
Nel suo incontro con i lavoratori Opel Stracke non ha menzionato chiusure di impianti ma ha parlato solo di investimenti per 11 miliardi di euro per tornare alla redditività. Segnalando che tre nuove versioni di motori saranno introdotte nei prossimi 18 mesi, il top manager ha promesso una «offensiva di nuovi modelli» mirata a «migliorare in modo sostanziale i margini di profitto e i ricavi entro il 2016».