25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Governo Gentiloni

Bonus nonni, Fedriga: «Basta prendere in giro gli italiani»

Con due emendamenti alla legge di Bilancio Alternativa popolare vuole rendere detraibili gli aiuti economici a figli e nipoti e consentire la deduzione di un importo fino al valore catastale delle case concesse in comodato gratuito

ROMA - Rendere detraibili per i nonni gli aiuti economici a figli e nipoti per sostenere le spese di prima necessità e consentire la deduzione di un importo fino al valore catastale delle case concesse in comodato gratuito. E' l'obiettivo di due emendamenti alla legge di bilancio presentati da Alternativa popolare. «Abbiamo ritenuto opportuno presentare due emendamenti, che consentano di far rientrare gli aiuti finanziari che i nonni forniscono a figli e nipoti tra gli oneri deducibili e tra le detrazioni per oneri» ha spiegato nel corso di una conferenza stampa la presidente dei senatori di Ap Laura Bianconi.

Giusto prendere atto del ruolo dei nonni
Con la crisi, ha aggiunto, «sono sempre più i casi in cui i nonni partecipano attivamente al pagamento di importanti spese, come quella per l'acquisto della prima casa, delle rette scolastiche o universitarie, oppure, infine, contribuiscono alle attività di carattere sanitario o sportivo. E' quindi giusto che lo Stato prenda atto di questa situazione e che riconosca il ruolo dei nonni, ma soprattutto il grande contributo che questi oggi danno alle loro famiglie». Il senatore di Ap, Roberto Formigoni, primo firmatario degli emendamenti ha sottolineato che "viene proposto non un bonus ma detrazioni fiscali a fronte di aiuti economici erogati dai nonni alla famiglia dei figli e in particolare ai nipoti». «Per tali somme, rigorosamente documentate - ha aggiunto - gli emendamenti prevedono detrazioni fiscali, nella stessa misura prevista per le spese dei genitori nei confronti dei figli». L'aggravio previsto per il bilancio dello stato è di 125 milioni di euro nel 2018, 200 nel 2019, e 300 milioni nel 2020, somme che si prevede siano ricavate da un lieve aumento delle imposte su giochi e lotterie.