19 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Violenza sulle donne

Ragazza ubriaca stuprata a Bologna, Salvini difende il parroco anti-sballo, Mussolini no

Il segretario della Lega esprime «solidarietà» alla 17enne ma giustifica le parole del parroco Don Lorenzo Guidotti: «Fondo di verità nelle sue parole»

ROMA - Matteo Salvini esprime «solidarietà» alla ragazza 17enne di Bologna che ha denunciato di essere stata oggetto di violenza sessuale da parte di uno straniero. Uno stupro che la ragazza, secondo un contestato commento di un parroco su Facebook, in qualche modo si è cercato perché si è ubriacata e ha seguito uno straniero. «Nella violenza non esiste la differenza tra sobri e ubriachi - ha detto Salvini, conversando con i giornalisti all'Eicma in Fiera di Milano -. Nelle parole del prete c'è anche un fondo di verità. Evidentemente bisogna stare attenti a quello che si fa e a chi si frequenta. Piazza Verdi a Bologna non è esattamente il 'salotto buono' della città. Se ci vai minorenne ubriaca - e vorrei sapere cosa ne pensano i genitori - evidentemente non sei alla Prima del teatro alla Scala. Solidarietà alla ragazza - ha concluso Salvini - però l'invito a tutti è di stare attenti a quello che si fa, a come lo si fa e a con chi lo si fa».

Mussolini: Non esiste nessuna giustificazione agli stupri
Le parole del parroco Don Lorenzo Guidotti non sono andate giù all'eurodeputata di Forza Italia, Alessandra Mussolini che ospite di L'aria che tira su La7 ha rivendicato la libertà femminile e ha richiamato il caso delle due straniere violentate a Firenze dai Carabinieri: «Non esiste nessuna giustificazione agli stupri. Era ubriaca e allora?»