19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Apologia del fascismo

Boldrini contro gli edifici fascisti, Donzelli al Diario: solo una tecnica di distrazione di massa

«Il caldo fa male, lei e i suoi dovrebbero andare in vacanza». Quella della Boldrini è solo una «barzelletta estiva che la fa coprire di ridicolo» attacca Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratello d'Italia

ROMA - «Il caldo fa male, lei e i suoi dovrebbero andare in vacanza». Non usa mezzi termini Giovanni Donzelli di Fratelli d'Italia, che abbiamo raggiunto al telefono per un commento sulle parole di Laura Boldrini a proposito dell'architettura fascista. Dopo le polemiche sulla spiaggia «nera» di Chioggia, la proposta dell'onorevole Fiano del Pd di ampliare la legge contro l'apologia del fascismo, ora anche la presidente della Camera interviene in questo dibattito e lo fa a gamba tesa. Dimentichiamoci di tutto lo splendore architettonico del Ventennio, perché, se mai si desse seguito a questa proposta che non temiamo di definire assurda, gli edifici e i monumenti di epoca fascista verrebbero spazzati via come foglie. Il «Colosseo quadrato» in marmo bianco dell'Eur, il Foro Italico, il «Palazzo dei Marescialli» sede del Csm, la stazione di Milano Centrale, a Firenze la stazione di Santa Maria Novella e la Biblioteca nazionale, il Ponte Littorio a Venezia, solo per citarne alcuni. Via tutto. «L'unica cosa da abbattere sarebbero tutte le fesserie dette dalla Boldrini negli ultimi anni su qualsiasi tema» attacca Donzelli, «dal fatto che vuole essere chiamata presidentessa, presidenta, geometra e tutte queste follie a cui ci ha abituati, fino a questa ultima uscita sui monumenti che è completamente senza senso. È come se un cristiano non volesse passare vicino al Colosseo perché un tempo lì i cristiani venivano perseguitati: una castroneria, senza alcun rispetto per la storia e l'intelligenza umana».

Ci provò già nel 2015

Ebbene Boldrini ci prova, anzi ci riprova. Perché fece già un tentativo simile nell'aprile 2015 dopo aver ricevuto i partigiani a Montecitorio per il 70esimo anniversario della Resistenza. Anche allora, come oggi, volle sottolineare il «disagio» manifestato da alcuni ospiti per essere costretti a vedere nelle città i simboli del Fascio. Boldrini propose almeno di «togliere la scritta» Mussolini Dux dall'obelisco del Foro Italico, ma grazie a Dio le polemiche furono così accese, e trasversali, che fu costretta a fare retromarcia. «La presidente della Camera è riuscita persino a dire che in Germania non esistono monumenti risalenti al nazismo, probabilmente non è tifosa di calcio, altrimenti» continua Donzelli, «saprebbe anche lei che lo stadio di Berlino è ancora quello di epoca nazista, ma non per questo l'Italia non ci ha vinto i Mondiali».

Una tecnica di distrazione di massa dai problemi seri

Pare assai evidente che questo è l'ennesimo mezzuccio per disorientare gli italiani da questioni ben più urgenti e importanti, giocando con il revival storico: «Non sanno come uscire da un momento di difficoltà politica. Quando la sinistra non sa più cosa dire, come dice sempre Giorgia Meloni, si gioca il jolly dell'antifascismo, almeno riescono a ritrovarsi uniti, ad avere un motivo esistenziale e ad attrarre l'attenzione pubblica per qualche ora, per non pensare a questioni ben più gravi come la sicurezza, l'immigrazione, il salva banche, e pure la sconfitta alle amministrative e le loro continue divisioni interne». È una tecnica di «distrazione di massa: ci cascano tutti, spesso, e la Boldrini è particolarmente brava perché dice cose così stralunate che facilmente colpiscono il dibattito politico».

«Barzellette estive che coprono solo di ridicolo la Boldrini»

Dobbiamo preoccuparci di boutade come queste da un punto di vista politico? «Assolutamente no. L'unica conseguenza di dichiarazioni come questa è che la Boldrini si copre di ridicolo, non può avere nessuna ricaduta politica seria, da nessun punto di vista. Siamo alla follia, alle barzellette estive. Saranno il caldo e la stanchezza... In queste settimane l'Italia ha bisogno di parlare di argomenti seri: vogliono invadere il nostro Paese con lo ius soli, mi sembra molto più grave continuare a salvare le banche senza mai trovare una responsabilità dei banchieri per esempio. Questo sui simboli del Ventennio è un argomento da gossip, non da politica».

Sgarbi: «Laura Boldrini andrebbe interdetta, è pericolosa»

Nel dibattito è intervenuto anche Vittorio Sgarbi: «Laura Boldrini andrebbe interdetta, essendo pericolosa a sé e alla democrazia. Nella vanità di questa donna c’è un disprezzo così profondo per la cultura e per la civiltà italiana che ogni spirito libero dovrebbe considerare con preoccupazione». Inutile dire che anche i social si sono scatenati. Su Twitter si leggono commenti come: «Boldrini rivendica il metodo Isis per le architetture del Ventennio», «Un secolo fa, la sinistra consegnava il paese al fascismo. Un secolo dopo, prima di ritirarsi sull'Aventino, lo vuole in macerie», «Praticamente è come se gli egiziani abbattessero le piramidi perché costruite da popoli resi schiavi».