29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Con l'aiuto di un complice

Roma, detenuto in permesso con tuta e sega rapinava supermercati

L'uomo, un 37enne romano, poteva uscire per lavorare all'esterno. Con sé aveva circa 6mila euro, mentre nell'auto hanno recuperato le due tute bianche e la sega utilizzate

ROMA - Con l'aiuto di un complice, entrava nei supermercati di Fonte Nuova vestito con una tuta bianca usa e getta e minacciava i dipendenti armato di una grossa sega da falegname per costringerli a consegnare il denaro contenuto nelle casse. Il camuffamento però non ha evitato l'arresto a un 37enne romano già detenuto nel carcere di Rebibbia per precedenti reati contro il patrimonio e attualmente in permesso. Ma, mai come stavolta, l'occasione ha fatto l'uomo ladro e approfittando del permesso di lavoro all'esterno dalle 7:30 alle 19:00, ha pensato bene di fare altre rapine. Grazie alle indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Monterotondo, il malvivente è stato ammanettato nella tarda serata di martedì 30 maggio 2017, dopo aver messo a segno 2 rapine poche ore ai danni di altrettanti supermercati della catena Fonte Nuova. I militari stanno cercando di dare un nome anche al suo complice che è riuscito a far perdere le sue tracce. Qualche ora prima dell arresto, i rapinatori, come accertato dai Carabinieri, erano arrivati nei pressi dei due supermercati, distanti pochi chilometri l uno dall altro, a bordo di un utilitaria risultata rubata . Messi a segno i colpi, si sono allontanati con la stessa auto imboccando via Nomentana, in direzione di Roma. Acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei negozi e le descrizioni dei malviventi, i Carabinieri hanno immediatamente attivato le ricerche rinvenendo l auto nei pressi del carcere di Rebibbia. Successivamente hanno individuato il 37enne nel bagno di un vicino bar, dove si stava cambiando d'abito. Con sé aveva circa 6mila euro, mentre nell'auto hanno recuperato le due tute bianche e la sega utilizzate. L'arrestato, con l'accusa di rapina continuata e aggravata, è stato rinchiuso nuovamente nel carcere di Rebibbia.