16 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Governo Renzi

La gaffe della Boschi a UnoMattina sui malati di cancro

La ministra per argomentare le ragioni del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre ha detto: «Oggi non c'è lo stesso diritto per ciascun cittadino di qualunque regione di accedere allo stesso tipo di cure per malattie molto gravi come il tumore o i vaccini»

Maria Elena Boschi
Maria Elena Boschi Foto: ANSA

ROMA «La Boschi fa campagna elettorale per il referendum sulla pelle dei malati di cancro», hanno scritto in una nota congiunta i parlamentari del Movimento 5 stelle (M5s) delle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato, riferendosi alla comparsata ad UnoMattina della ministra per le Riforme.

La frase incriminata

Boschi infatti per argomentare le ragioni del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre ha parlato fra le altre cose di Sanità, sostenendo che oggi ci sono cittadini più tutelati di altri, mentre con la nuova Carta le cose cambieranno. In particolare la ministra ha detto: «Oggi non c'è lo stesso diritto per ciascun cittadino di qualunque regione di accedere allo stesso tipo di cure per malattie molto gravi come il tumore o i vaccini. Se passa la riforma invece avremo il dovere che ci siano lo stesso tipo di servizi a prescindere dalla regione in cui vivono».

M5s: «Strumentalizza i malati»

Secondo i grillini si tratta di affermazioni «disumane» che mancano di rispetto per le famiglie «di coloro che soffrono». Per i pentastellati «se è vergognoso strumentalizzare chi soffre per pura propaganda politica, è indegno farlo mentendo», con lo scopo di «raccattare qualche voto». Se i malati di tumore non hanno un'adeguata assistenza da parte dello Stato e delle Regioni «non è, di certo, colpa della Costituzione, come oggi la Boschi ha voluto far intendere», hanno proseguito i 5 stelle, che hanno detto di comprendere le «grosse difficoltà» del ministro, «dato che la sua riforma non sta in piedi, ma da qui a promettere che, con il sì al referendum, i malati avranno un trattamento sanitario migliore, è un'offesa a loro e all'intelligenza umana». Inoltre, è ancora scritto nella nota «affermare» che non ci sia, per i malati gravi, lo stesso diritto di cura, «o che non sia garantito equamente a tutti l'accesso ai vaccini, con l'attuale Carta costituzionale, significa ammettere l'incapacità totale dell'intero Governo nel tutelare la salute dei cittadini», in palese violazione dell'articolo 32 della Costituzione, come ha fatto notare anche il conduttore. Maligna la conclusione del comunicato dove viene ricordato che «quasi tutte le regioni in cui lei sostiene che non si riesca a garantire il diritto alla salute, sono governate dal suo stesso partito».

Lega: dalla Boschi «ignoranza, disumanità e svergognatezza»

Dure critiche anche dai banchi del Senato della Lega Nord, con il capogruppo Gian Marco Centinaio che ha accusato Boschi di «ignoranza, disumanità e svergognatezza» per il suo «atteggiamento che strumentalizza la malattia per il consenso». L'esponente del Carroccio ha detto: «Non solo questo ministro non conosce vergogna, ma nemmeno conosce la realtà dei fatti, visto che dovrebbe già essere così perché le cure del cancro sono previste nei Lea, i livelli essenziali di assistenza che vengono gestiti a livello nazionale», e che le esternazioni della Boschi «sono anche un’ammissione di colpa gravissima visto che se i malati di cancro non sono adeguatamente curati non è colpa delle regioni bensì dello Stato».