26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Centrodestra

Né con Berlusconi, né con Salvini: Meloni e Toti studiano un nuovo partito

La leader di Fratelli d'Italia e il governatore della Liguria starebbero progettando una formazione unitaria per riorganizzarsi: nazionalista sì, ma moderata

Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti e il leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni
Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti e il leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni Foto: ANSA/LUCA ZENNARO ANSA

ROMA – Da una parte c'è Matteo Salvini, che punta ormai esplicitamente a svuotare Forza Italia. Dall'altra Silvio Berlusconi, che accusa di tradimento il suo ex alleato, per buttarsi tra le braccia del Partito democratico in un nuovo patto del Nazareno. Ma il resto del centrodestra, quello che non si riconosce né nel personalismo salviniano a braccetto con i pentastellati, né nel berlusconismo morente, che fine farà? Per non ritrovarsi schiacciato tra il vecchio leader e il nuovo aspirante tale, non gli resta che riorganizzarsi.

Due nomi, una strategia
Ed ecco che, infatti, negli ultimi giorni sono iniziate a circolare le voci su un nuovo soggetto politico, i cui animatori sarebbero Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, e Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia. Un berlusconiano eretico, nel senso che si è sempre dimostrato molto vicino alle altre componenti della coalizione, con una sovranista non salvinizzata, decisamente meno rabbiosa degli intemperanti leghisti. Potrebbe nascere proprio dalla loro federazione un partito inedito, come loro giovane ma non privo di esperienza amministrativa e istituzionale.

L'identikit del centrodestra futuro
Ma quali caratteristiche avrebbe questa formazione, a quale elettorato si rivolgerebbe, e con quale programma? L'obiettivo, stando sempre ai ben informati, sarebbe quello di improntarsi sì al nazionalismo, ma più garbato con l'Europa; sì alla volontà di cambiamento, ma non all'improvvisazione a suon di slogan. Per rivolgersi, insomma, a quella media borghesia conservatrice, esasperata ma anche moderata per definizione, e quindi spaventata dagli eccessi del governo Lega-M5s. Quel blocco sociale che attualmente non sembra avere rappresentazione politica ma che, secondo molti, continua a rimanere maggioritario nel Paese. Un progetto indubbiamente interessante e potenzialmente anche promettente, dunque, salvo che per realizzarsi ha bisogno di restare alla finestra, e di attendere le prossime evoluzioni di un sistema politico italiano in grande fibrillazione.