29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Immigrazione

La Repubblica Ceca attacca Salvini e Conte: «Stanno incentivando il business degli scafisti»

Il premier Andrej Babis ha accusato in diretta tv il presidente del Consiglio italiano: «Non ha assolutamente capito l'essenza del problema»

Uno sbarco di migranti a Pozzallo
Uno sbarco di migranti a Pozzallo Foto: Polizia di Stato

PRAGA - Durissimo attacco a Giuseppe Conte da parte del premier della Repubblica ceca Andrej Babis, il quale ha accusato il presidente del Consiglio italiano di incentivare con la sua politica sui migranti «il business miliardario degli scafisti». Il tutto nel corso di un programma della Ceska televize, la tv pubblica ceca, che ha provato a mettere a confronto le opinioni dei due statisti, in vista del previsto loro incontro, che si dovrebbe svolgere a fine agosto a Roma, probabilmente il 27, come anticipato ieri da Babis. «Quello che Conte cerca di far passare per un successo del suo governo, l'aver convinto alcuni altri paesi Ue a riceve 450 migranti giunti in Italia, non è altro che un impulso al business miliardario dei criminali che organizzano questo traffico».

Il duro attacco di Babis

Babis, con un tono di particolare e inconsueta veemenza, ha ribadito la assoluta «indisponibilità» della Repubblica ceca ad accogliere migranti dall'Italia, chiedendo un'azione rapida e radicale per bloccare gli arrivi e fronteggiare il fenomeno della immigrazione illegale. «Sono convinto che questo sarà il tema principale delle prossime elezioni europee e penso ci saranno grandi sorprese. La maggioranza silenziosa ha già espresso una opinione chiara su questo tema».

«Non ha capito l'essenza del problema»

Il premier italiano, per Babis, «non ha assolutamente capito l'essenza del problema. I migranti che giungono illegalmente in Europa non vengono alla ricerca di lavoro, ma con l'obiettivo di vivere di sussidi. Noi siamo il paese con il più basso tasso di disoccupazione d'Europa», ma «le nostre aziende che hanno bisogno di lavoratori stranieri, non vogliono assumere gente che viene dell'Africa nera, ma da paesi come l'Ucraina, la Serbia e persino la Mongolia e comunque sulla base di un regolare permesso di lavoro nel nostro paese. Non può essere il signor Conte a disporre chi dobbiamo accogliere, tanto più che i suoi migranti sono persone che non vogliono lavorare. Le nostre aziende non li vogliono».

La replica all'intervista di Conte

Poco prima era andata in onda una intervista a Conte, realizzata dalla Tv ceca nei giorni scorsi a Palazzo Chigi, durante la quale il premier italiano aveva spiegato i motivi della decisione di invitare Babis a Roma e l'intenzione di avere con lui «uno scambio di opinioni amichevole», sottolineando: «Giudicherei un successo l'incontro con Babis se la Repubblica ceca accettasse di accogliere anche un solo migrante dall'Italia».