Ciriani (Fdi) al DiariodelWeb.it: «La Lega subisce i veti del M5s e il governo scricchiola»
Sull'immigrazione e sulla legittima difesa, il neo capogruppo al Senato di Fratelli d'Italia è sulle stesse posizioni del Carroccio: «Ma sul lavoro solo annunci»
ROMA – Senatore Luca Ciriani, come ha preso la nomina a capogruppo di Fratelli d'Italia?
La proposta della Meloni è giunta inattesa, quindi per me è stata una sorpresa. Mi ha chiesto se fossi disponibile; le ho risposto che avevo bisogno di un po' di tempo per pensarci, anche per le complicazioni che avrebbe comportato dal punto di vista familiare. Dopodiché ho accettato e, nell'assemblea del gruppo, non ci sono stati particolari problemi. Questo mi fa piacere, anche perché nel gruppo abbiamo personaggi come Santanché, La Russa, Urso, ex ministri o viceministri, oltre ad altri colleghi che avevano già ricoperto questo ruolo. Pensavo spettasse a loro, invece si è voluto dare un bel segnale di rinnovamento della classe dirigente, cambiare i volti dei rappresentanti nazionali del partito. Credo che questo sia solo l'inizio di un processo di trasformazione: da qui all'autunno cercheremo di dare più impulso alle nuove leve, visto che ci sono tanti giovani bravi e competenti, anche alla Camera.
Anche a livello locale avete appena presentato i nuovi amministratori che hanno aderito a Fdi. Sembra un po' una risposta a chi sostiene che la Lega stia soffocando il vostro spazio politico.
Lo spazio politico lo si conquista con la serietà e la credibilità. La stagione estiva, invece, è stata caratterizzata da slogan e urla. Credo che per noi ci sia spazio, paradossalmente molto più oggi che un anno fa, però bisogna ragionare come un partito che non si chiude ma si apre. Quello che abbiamo fatto in questi anni a Pordenone, portando il partito a percentuali del 9, 10, 11, anche 16% in alcuni Comuni. Questo perché non abbiamo messo i paraocchi, ma abbiamo mostrato che la destra di governo, che vogliamo rappresentare, è plurale e si basa sulla capacità delle persone di interpretare i bisogni, di essere serie e credibili e non improvvisate. Questa costruzione ha bisogno di tempo, trattandosi di un partito nato dal nulla quattro anni fa, ma un po' alla volta stiamo crescendo e io sono ottimista. Il centrodestra, peraltro, è in evidente trasformazione, quindi credo che lo spazio per noi ci sia, ma bisogna occuparlo con le persone e con le idee giuste, e rimanendo aperti e inclusivi.
Rispetto al governo non vi siete dichiarati pregiudizialmente contrari, ma intenzionati a giudicare provvedimento per provvedimento. Questo primo mese dell'esecutivo come lo valuta, globalmente?
Sull'immigrazione il giudizio è positivo, anche se ci sarebbe piaciuto un atteggiamento ancora più risoluto. Sugli altri provvedimenti è sospeso, perché non li abbiamo ancora visti: per adesso solo tanti annunci e proclami. Attendiamo il cosiddetto decreto dignità, che per come è stato presentato finora in commissione è pessimo: come unica novità ha quella di aumentare il costo del lavoro e di rendere più difficile l'assunzione a tempo indeterminato. Quindi stabilizzerà sì, ma la disoccupazione. Purtroppo pare che la Lega, per avere mano libera sulla sicurezza e sull'immigrazione, abbia ceduto la libertà al M5s sul tema del lavoro. Se questa fosse la soluzione, i guai si vedranno in autunno. Ci saranno molti conti da saldare e non so se le risorse basteranno.
Fratelli d'Italia è protagonista anche della discussione sulla legittima difesa, con una sua proposta. Cosa pensate, invece, del disegno di legge presentato dalla Lega?
Ci confronteremo in commissione: con la Lega abbiamo parlato proprio oggi. Su questo tema le nostre posizioni sono molto simili: noi, peraltro, abbiamo chiesto di audire le vittime di questa cattiva legge. Non parliamo di una questione astratta, ma di persone in carne ed ossa che hanno subìto furti in casa, violenze nei luoghi di lavoro e che sono stati puniti per aver semplicemente reagito di fronte a un pericolo. Bisogna modificare la legge: il che non significa pistole libere per tutti o giustizia fai da te, ma semplicemente affermare che il cittadino per bene ha diritto di difendersi. Temo però che anche in questo caso arriverà il veto del M5s e che il governo scricchiolerà al momento della verità.
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