16 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Governo

«Conte premier di un governo politico»: le parole di Di Maio al termine del colloquio con Mattarella

Governo M5s-Lega, cos'ha detto Di Maio al termine del colloquio con il presidente Mattarella

ROMA - "Credo che oggi possiamo dire che siamo di fronte a un momento storico. Abbiamo indicato il nome al presidente della Repubblica che può portare avanti il contratto di governo", ha detto il leader di M5S Luigi Di Maio al termine del colloquio con il presidente della Repubblica Mattarella. "Ovviamente il nostro obiettivo era ed è migliorare la qualità della vita degli italiani e in questi 80 giorni abbiamo imposto un metodo: prima si discuteva di temi e poi di nomi". Le questioni degli italiani vengono prima di ogni cosa, ha aggiunto il capo politico di M5S. "Sono orgoglioso di aver portato al governo il nostro programma elettorale, ci sono i 5 stelle, ci sono i nostri 20 punti». Si dice "pienamente soddisfatto" Di Maio del lavoro, e nei prossimi giorni "speriamo che si possa iniziare questo nuovo percorso per la Repubblica». Con il leader pentastellato, i capigruppo alla Camera e al Senato Giulia Grillo e Danilo Toninelli e il capo della comunicazione Rocco Casalino. Di Maio ha percorso un breve tratto a piedi prima di entrare al Quirinale ed è stato salutato da alcuni cittadini che lo acclamavano. "Fatemi andare dal presidente", si è limitato a dire ai giornalisti, lasciando Montecitorio. Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, è arrivato al Quirinale in auto con la delegazione composta dai capigruppo al Senato Gianmarco Centinaio e alla Camera Giancarlo Giorgetti. 

Soddisfatto Di Maio
Sono stati 80 giorni in cui "ne è valsa la pena prendere tempo perché finalmente nasce la terza Repubblica». Nel contratto di governo ci sono le Cinque stelle, i venti punti indicati in campagna elettorale e tante soluzioni alle sofferenze degli italiani, dal reddito di cittadinanza alla legge Fornero - ha spiegato ancora Di Maio -, a più spazi di bilancio in Europa, dalla lotta al gioco d'azzardo, al superamento della buona scuola, alla sanità, con la meritocrazia per chi è a capo degli ospedali. Ci sono le grandi battaglie storiche del M5s, come l'acqua pubblica. Poi Luigi Di Maio all'esterno del Quirinale, ha confermato i rumors delle ultime ore: "Giuseppe Conte sarà un premier politico di un governo politico, indicato da due forze politiche, con figure politiche al proprio interno. E soprattutto con il sostegno di due forze politiche votate. No ai cambi di casacca, no a persone che vengono dal gruppo Misto e che entrano in altri gruppi. Non era questo lo spirito che volevamo dare al governo".

Il premier e gli altri
Sempre più probabile il nome di Giuseppe Conte come primo ministro. Questa mattina sono stati diversi gli incontri alla Camera tra il leader M55 e quello della Lega. Balla ancora il nome per il ministero dell'Economia. Da sempre più parti arriva quello dell'ex ministro del governo Ciampi, Paolo Savona, gradito alla Lega e più volte ospitato sul blog del Movimento in passato. Un nome che, tuttavia, secondo fonti parlamentari, non sarebbe particolarmente gradito al Quirinale per le sue posizioni anti-euro. La Difesa, che ieri era un nodo ancora irrisolto, andrà con tutta probabilità al M5S. Ancora in bilico il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, soprattutto dopo le frizioni tra M5S e Lega sul progetto del Tav Torino-Lione. Incerta, infine, anche l'assegnazione del ministero della Sanità, inizialmente diretto al Movimento, ma per il quale, nelle ultime ore, si sarebbe fatta avanti la Lega.