23 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Governo

Come premier il nome di Giuseppe Conte sempre più probabile

Sembrano ormai certi i due nomi che Matteo Salvini e Luigi Di Maio faranno al capo dello Stato oggi

L'economista Giuseppe Conte, già individuato da Luigi Di Maio come possibile ministro della PA in caso di governo a 5 Stelle
L'economista Giuseppe Conte, già individuato da Luigi Di Maio come possibile ministro della PA in caso di governo a 5 Stelle Foto: ANSA/ALESSANDRO DI MEO ANSA

ROMA - Giuseppe Conte è con ogni probabilità il nome che Movimento cinque stelle e Lega proporranno come premier oggi pomeriggio – in due separati incontri, rispettivamente alle 17,30 e alle 18 – al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Mi pare evidente che abbia vinto Luigi Di Maio, che fra le altre cose è riuscito pure ad imporre questo stile della segretezza che è tipico del Movimento da lui guidato – commenta a caldo l’economista Giulio Sapelli, una settimana fa individuato dalla Lega come possibile premier, ai microfoni del quotidiano on line Lo speciale -. Non conosco Giuseppe Conte, quindi non posso dare un giudizio sulla persona, mentre conosco molto bene Paolo Savona e ritengo sarebbe un eccellente ministro dell’Economia». Tra poche ore, dunque, Lega e Movimento cinque stelle dovrebbero ufficializzare il nome di Giuseppe Conte, professore fiorentino di diritto privato, con un lungo curriculum professionale ma con nessuna esperienza politica, al capo dello Stato, a cui spetta l’ultima parola sull’incarico e sul varo del governo. Tanto che, secondo alcune fonti politiche, il nome di Luigi Di Maio sarebbe ancora in ballo per Palazzo Chigi.

Savona l'euroscettico
Anche sui ministri non mancherà il vaglio del Quirinale. Nelle ultime ore sono salite le quotazioni di Paolo Savona per l’Economia: «Savona è un grande maestro, l’uomo migliore per rinegoziare i trattati europei. E’ un euroscettico – sottolinea Sapelli -. Lo è stato dall’inizio. Ha fatto il ministro con Ciampi, ma questo non vuol dire niente perché all’epoca era ancora tutto da discutere. Savona è stato allievo di Guido Carli e suo stretto collaboratore. Carli sul Trattato di Maastricht aveva forti riserve e nutriva molti dubbi su certi paletti che in futuro sono stati indrodotti. Se Carli non fosse morto e avesse gestito fino alla fine la partita dell’ingresso nell’euro, probabilmente non saremmo arrivati al punto in cui siamo».

I ministri in pole
Il leghista Giancarlo Giorgetti, poi, fedelissimo di Salvini, dovrebbe diventare sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Guardando alla squadra dei ministri, Luigi Di Maio dovrebbe guidare un superministero che accorpi Sviluppo Economico e Lavoro, mentre Matteo Salvini il Viminale con la possibilità di mettere nelle mani del Carroccio anche la Difesa con Lorenzo Fontana. Giampiero Massolo sembra ormai quasi sicuramente destinato alla Farnesina, la grillina Laura Castelli in pole position per le Infrastrutture e Giulia Grillo per la Sanità. Tra i favoriti per Riforme e rapporti con il Parlamento ci sono poi Giulia Bongiorno, eletta con la Lega ma anche Riccardo Fraccaro, mentre il capogruppo del Carroccio al Senato Gian Marco Centinaio dovrebbe andare agli Affari Regionali o al nuovo ministero del Turismo. I cinquestelle Domenico Fioravanti e Emilio Carelli sono, infine, i più favoriti per Sport e Beni culturali.