19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Governo

La Francia attacca, Matteo Salvini risponde

Dura replica del leader del Carroccio al ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire

Matteo Salvini
Matteo Salvini Foto: ANSA

ROMA - "Un ministro francese "avverte" ilfuturo governo: non cambiate niente o saranno problemi. Altra inaccettabile invasione di campo. Non ho chiesto voti e fiducia per continuare sulla via della povertà, della precarietà e dell'immigrazione: prima gli italiani». Lo scrive il leaderdella Lega Matteo Salvini su twitter replicando al ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire. "Se il nuovo governo si assumerà il rischio di non rispettare i propri impegni sul debito, sul deficit, ma anche sul consolidamento delle banche, è tutta la stabilità finanziaria della zona euro che sarà minacciata" aveva detto, secondo Le Figaro, il ministro dell'economia francese Bruno Le Maire, parlando del prossimo esecutivo italiano. "Tutti devono capire in Italia - ha aggiunto - che il futuro dell'Italia è in Europa e da nessun'altra parte e perché questo futuro sia in Europa ci sono delle regole da rispettare». «Vedremo quali decisioni saranno prese dall’Italia, io ribadisco – prosegue nell’intervista Bruno Le Maire – quanto sia importante mantenere questi impegni a lungo termine per garantire la nostra stabilità comune». Il ministro ha poi riaffermato l’intenzione di raggiungere a giugno un accordo con la Germania per fissare «una tabella di marcia» per la riforma della zona euro. 

La replica all'Ue
Anche a Dombrovskis, dopo il "monito" di qualche giorno fa, era arrivata una risposta immediata: «Dall’Europa – aveva risposto Salvini – ennesima inaccettabile interferenza di non eletti. Noi abbiamo accolto e mantenuto anche troppo, ora è il momento della legalità, della sicurezza e dei respingimenti». Anche Di Maio aveva fatto sentire la sua voce: "Anche oggi da qualche eurocrate non eletto da nessuno. Il Financial Times parla di nuovi barbari, ma come vi permettete? Io più vedo questi attacchi, più sono motivato, perché vedo tanta paura di un certo establishment del cambiamento. Ma chi ha paura del cambiamento oggi è nostro nemico, chi lo vuole invece lotti con noi». Per Di Maio è «la grande occasione per il cambiamento. I presupposti ci sono? Dipende, ma se ci riusciamo sarà una bomba». L’ipotesi di una rottura, aveva spiegato meglio Salvini, «sarà una scelta presa da entrambi, ci sono alcuni temi su cui siamo lontani ed è chiaro che non possiamo andare a Bruxelles con un governo che rappresenti due idee lontane».

Riprendono le consultazioni
Intanto, oggi potrebbe essere il giorno decisivo: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riprenderà le consultazioni: alle 17.30 accoglierà Danilo Toninelli e Giulia Grillo del M5s accompagnati da Di Maio, e alle 18 sarà la volta di Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti della Lega, accompagnati da Matteo Salvini