19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Governo

I 5 Stelle su Rousseau, la Lega nei gazebo: scatta la gara a chi ascolta di più il popolo

Anche la Lega consulterà i cittadini sul contratto di governo che potrebbe essere sottoscritto con il MoVimento Cinque Stelle

ROMA - Anche la Lega consulterà i cittadini sul contratto di governo che potrebbe essere sottoscritto con il MoVimento Cinque Stelle. La decisione è stata presa dopo che Luigi Di Maio ha ufficializzato – all’uscita dall’incontro con Sergio Mattarella – che il contratto sarà sottoposto al voto sulla piattaforma Rousseau. "Abbiamo aggiornato il Presidente della Repubblica su come stiano avanzando le varie interlocuzioni tra MoVimento 5 Stelle e Lega su quello che è il contratto di governo. Un accordo che è il cuore di questo governo di cambiamento che siamo intenzionati a far partire il prima possibile. Abbiamo chiesto a Mattarella qualche altro giorno per poter chiudere definitivamente la discussione sui temi. Se parte questo governo, parte la Terza Repubblica" ha detto Di Maio. "Stanno cambiando i riti della politica. Si discute prima delle questioni che riguardano gli italiani e solo dopo chi saranno gli esecutori. Sia io che Salvini siamo d'accordo sul fatto che nomi pubblicamente non ne facciamo. Siamo consapevoli che ci sono scadenze internazionali che ci impongono di fare presto e noi vogliamo fare presto. Ma siccome stiamo scrivendo il programma di governo dei prossimi 5 anni, per noi è molto importante farlo nel migliore dei modi".

Il modello tedesco sempre in pole
Si tratta di un contratto di governo sul modello tedesco che mette insieme i punti programmatici dei due movimenti, spiega Di Maio: "Noi lo sottoporremo ai nostri iscritti con un voto online che deciderà se far partire questo governo. Sono molto orgoglioso delle interlocuzioni e soddisfatti del clima che si respira, ma soprattutto dei punti che si stanno portando a casa su temi come la legge Fornero, la lotta agli sprechi, la lotta alla corruzione, il carcere per chi evade il fisco".

In piazza le "gazzebate"
Se il M5s si rivolgerà solo agli iscritti alla piattaforma telematica, l’idea della Lega è quella di gazebo da organizzare nel weekend e aperti a tutti i cittadini. Sempre che – ovviamente – al contratto di governo si arrivi. «Il governo parte, e sarebbe una bellissima avventura, se può fare le cose, se ci rendiamo conto che non siamo in grado di farle non cominciamo neanche. Per questo abbiamo chiesto qualche altra ora» ha detto Matteo Salvini dopo il colloquio con Sergio Mattarella al Quirinale. «Se saremo bravi e capaci a trovare la quadra si parte, ma non vogliamo prendere in giro il Presidente e gli italiani quando ancora su qualche punto importante ci sono visioni diverse. Gli accordi un tanto al chilo non fanno per noi, speriamo di vederci presto o perché si comincia o perché ci si saluta».

Nessun toto-premier
Il toto-premier stile calcio mercato sembra un esercizio di stile dei giornalisti, chiosa il leader della Lega: «Non stiamo questionando sui nomi, stiamo discutendo anche animatamente sull’idea di Italia». E ancora su qualche punto importante, come sulle infrastrutture, ci sono visioni diverse tra Lega e M5s. Per Salvini serve «un programma su cui si parte e si lavora e si tira dritto» e se ci sarà «lo vedremo a prescindere dal toto-nomi che non mi appassiona, mi appassiona il toto-cose. In questo contratto stiamo inserendo tanti punti del programma di centrodestra e nelle prossime ore vedremo se saremo abbastanza bravi».

"Al governo ecco cosa faccio"
Questo iter, ha detto ancora Salvini, «qualcuno dice che è irrituale. Non so se è irrituale, sono contento che sia una novità, se serve tempo non è perché ci scanniamo su chi fa il sottosegretario ma perché vogliamo avere le idee chiare perché milioni di italiani vedano cancellata la legge Fornero, abbassate le tasse, approvata la legittima difesa». Se andrà al governo, conclude Salvini, "voglio fare quello che ho promesso, andare fino in fondo eliminando la legge Fornero, ridurre le accise sulla benzina, sull’immigrazione le posizioni, nel rispetto dei diritti umani, di tutte le leggi e di tutti i Trattati, partono da punti distanti ma io mi rifiuto di pensare a un’altra estate e autunno di sbarchi e di business dell’immigrazione. Se parte il governo la Lega deve avere mano libera per tutelare la sicurezza dei cittadini italiani».