18 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Centrodestra

Le donne di Forza Italia scrivono a Berlusconi: una lettera con il cuore

De Girolamo su Libero: «Ti è stato restituito ciò che ti era stato tolto». Gelmini: «Con te il voto sarebbe andato diversamente»

Maria Stella Gelmini e Nunzia De Girolamo
Maria Stella Gelmini e Nunzia De Girolamo Foto: Giuseppe Lami ANSA

MILANO - «Credo che poche forze politiche avrebbero retto all'incandidabilita del proprio leader, questo ci ha penalizzato. Per Berlusconi e per tutti noi è una notizia positiva, il fatto che torni nel pieno dei suoi poteri e candidabile è un estremamente importante anche se non ci ripaga della sofferenza di questi anni». Così Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un colloquio con Il Messaggero, commenta la decisione del tribunale di sorveglianza di Milano di riabilitare Silvio Berlusconi, cancellando gli effetti della legge Severino. Adesso «Forza Italia resta fermamente all'opposizione. Rispetto alla scelta che Berlusconi ha fatto non cambia nulla, con senso di responsabilità ha scelto di far partire il governo Lega-M5s togliendo qualsiasi alibi, se poi questo governo nascerà o non nascerà la responsabilità non sarà nostra. Per il popolo di Forza Italia la decisione del tribunale di Milano è rivitalizzante, ma va detto che Berlusconi è sempre rimasto in campo, non si è mai arreso. Certo, quell'incandidabilita ha inciso e pensare che sia finita ci ridà entusiasmo e più slancio per il futuro». 

La lettera a Libero di Nunzia De Girolamo
«Quelle che leggerai di seguito sono poche righe scritte con il cuore. Non potrebbe essere altrimenti per chi, come me, umilmente, ha incominciato l'impegno politico dietro la bandiera del berlusconismo e di Forza Italia». Si apre così la lettera che l'azzurra Nunzia De Girolamo ha indirizzato a Berlusconi dalle colonne di Libero. «Queste ore - prosegue l'ex ministra - saranno senza dubbio per Te felici, ti sentirai certamente più tranquillo e, perché no, senza dubbio più motivato. Anche un tribunale, quello di Milano, ti ha riabilitato. È una formalità, sicuramente, per i milioni di italiani che, come me del resto, hanno ritenuto la Tua presenza essenziale per il proseguo elettorale del nostro partito. Oggi Ti viene restituito, ciò che ingiustamente, negli ultimi anni ti era stato tolto. Sicuramente avrai appreso di questa notizia con un sorriso sulle labbra. Quel sorriso che conosco benissimo perché è lo stesso di chi non sa provare invidia ed odio».

«Noi con conosciamo cosa siano l'invidia e l'odio» 
«Quei due sentimenti, deleteri, non ci appartengono ne mai ci apparterranno. Hai sopportato tanto in questi anni, ma mai, in un Paese molto particolare come il nostro, hai perso la speranza che la giustizia, un giorno, potesse trionfare. Non lo hai fatto solo per te, ma per le decide di centinaia di semplici cittadini che, pur non portando il Tuo cognome, sono quotidianamente vessati da un sistema giudiziario malato. Il tuo sorriso, quello che sono certa avrai avuto stampato sul tuo volto, è un sorriso di speranza per loro. Per chi vive una battaglia quotidiana, per chi si riscopre innocente dopo anni di limitazione della libertà, per chi ha passato e forse passerà giornate intere a discutere con I propri avvocati, cercando di difendersi per reati che, è bene dirlo, non si conoscono nemmeno».

In Italia vi è, lo ripetiamo da anni, un'impellente necessitá di riformare un sistema giudiziario che, provoca sofferenza. Hai sempre guardato al futuro con rinnovato ottimismo: da Te, noi tutti, e milioni di italiani, hanno imparato anche questo. Ad avere sempre e comunque il sole in tasca, per donarlo a chi è meno fortunato di noi. Dopo ieri, sono certa che guarderai al futuro con ancora più ottimismo. Guarderai avanti sognando un Paese veramente libero che offra opportunità concrete al nostro Mezzogiorno e alle migliaia di giovani che ogni anno abbandonano il nostro amato Paese.