Pd, la candidatura della Boschi spacca il partito a Bolzano: 14 addii
Si dimettono dal partito 14 dirigenti regionali esponenti della minoranza a Bolzano a seguito delle candidature dei sottosegretari Boschi e Bressa
BOLZANO - A seguito delle candidature dei sottosegretari Maria Elena Boschi e Gianclaudio Bressa, 14 esponenti della minoranza del Pd hanno annunciato la loro uscita dal partito. Si tratta, fra gli altri, di Monica Franch, assessore a Bolzano, di Luigi Tava, assessore ad Ora, di Mauro Randi, consigliere comunale, e Miriam Canestrini, della segreteria provinciale. Incontrando i giornalisti i dissidenti hanno parlato di «candidature imposte dall'alto».
Una campagna elettorale ad ostacoli
Per Maria Elena Boschi, dunque, c'è un ostacolo in più nella corsa alla elezioni nel collegio di Bolzano, schierata contro Micaela Biancofiore per il centrodestra e Filomena Nuzzo per il Movimento Cinque Stelle. Proprio ieri, la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio ha ricevuto l'importante sostegno di Reinhold Messner, che lunedì prenderà parte a un'iniziativa con la candidata dem.
Renzi: lavoro straordinario
Dal canto suo, il segretario Pd ostenta tranquillità. «Solo un accanimento ideologico può negare che Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Roberta Pinotti abbiano fatto un lavoro straordinario» ha detto Matteo Renzi commentando, a Circo Massimo su Radio Capital, l'affermazione di Gianni Letta secondo la quale la Boschi potrebbe fare il premier.
Il rapporto con Gentiloni? "Il fatto che il premier sia apprezzato è un punto di forza del Pd, siamo tutti in campo", ha aggiunto.
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