Elezioni, Renzi lancia l'operazione Capricorn per abbattere il debito
Restare in Europa cambiando l'Europa, e rispettarne i parametri, a cominciare dall'abbattimento el debito, ma con maggiore flessibilità
ROMA - Restare in Europa cambiando l'Europa, e rispettarne i parametri, a cominciare dall'abbattimento el debito, ma con maggiore flessibilità. E poi proseguire con serietà nel cammino di questi anni, senza promettere «libri dei sogni» irrealizzabili come Fi e M5s: «Forse è per questo che Di Maio e Berlusconi scappano dal dibattito Tv». Matteo Renzi, segretario del Pd, illustra al Sole 24 ore il suo programma economico. Partendo dal principale problema, l'ammontare del debito pubblico: «Pure se attutito dall'avanzo primario degli ultimi quindici anni e dalla ricchezza privata, il debito pubblico italiano è un problema. Vogliamo ridurlo non privatizzando ancora società come Eni o Enel, ma con l'operazione Capricorn che è già in avanzata fase di studio e che consentirà di liberare risorse, aumentare la crescita, valorizzare Cassa Depositi e Prestiti. Partendo ovviamente dai beni immobili dello Stato».
Cambiare l'Europa
Un elemento di «credibilità», per poter continuare a chiedere all'Europa di cambiare: «Lo slogan è sempre quello, Europa sì, ma non così. Un'Europa più politica. Un'Europa più sociale, come chiediamo dal semestre italiano del 2014. Un'Europa più flessibile. Ma, appunto, l'Europa. Gli estremisti invece vogliono uscire dall'euro e dall'Europa. È la tesi storica di Beppe Grillo e Matteo Salvini. In campagna elettorale fingono di essere morbidi. Ma loro sono così e non li cambi. Non è un caso - osserva - che contro di me nel collegio di Firenze 1 il candidato del centrodestra sia il professor Bagnai, uno dei teorici dell'uscita dall'Euro. Sarebbe un disastro per le nostre aziende. Mi colpisce che Berlusconi pur di prendere un seggio in più accetti la guida leghista della coalizione: ogni voto dato a Forza Italia è un rischio in più di avere la Lega al Governo. Ecco perché chiedo a chi crede davvero nell'Europa di votare Pd. Poi ovviamente - aggiunge - il rapporto debito\Pil diminuisce se cresce il Pil. Con l'aumento degli investimenti supereremo il 2% di crescita, come ha detto ieri Pier Carlo Padoan. Una crescita del 2% è l'obiettivo: il Pil del 2012-2013 era al 2% ma col segno meno davanti».
Gli avversari
A fronte della posizione del Pd, Renzi fa i conti sui programmi elettorali degli avversari: «Le promesse della destra costano 200 miliardi, le promesse di Grillo costano 110 miliardi: sono irrealizzabili tutte, dalla flat tax al reddito di cittadinanza. E se solo accettassero un confronto televisivo sarebbe agevole dimostrarlo. Forse è per questo che Di Maio e Berlusconi scappano dal dibattito Tv».
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