Toti: «Metodo di selezione candidati mi lascia molto perplesso»
Il presidente della Liguria: «Si è raggiunta una quadra che non è esattamente quella che avevamo proposto, ma va bene»
GENOVA - Il governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti non ha gradito al 100% il metodo di selezione dei candidati alle elezioni nazionali, che a suo dire ha tenuto poco conto delle indicazioni locali. «Si è raggiunta una quadra che non è esattamente quella che avevamo proposto, ma va bene: le esigenze nazionali, nelle elezioni nazionali, hanno evidentemente un loro peso. Dal punto di vista del metodo però mi restano molte perplessità per come tutti i partiti, non soltanto il mio, si sono mossi… mi sarebbe piaciuto un coinvolgimento del territorio, un recepimento dei suggerimenti, una capacità di valorizzare amministratori come avevamo chiesto da queste parti, e come è in parte avvenuto».
I partiti devono rivedere nel loro complesso i meccanismi di scelta
«I partiti devono rivedere nel loro complesso i meccanismi di scelta nei territori – aggiunge il governatore ligure – specie nei luoghi dove si sono raggiunte capacità di penetrazione mai viste, dove e c’è una fiducia crescente da parte dei cittadini, penso alla Liguria e alla Lombardia. Un’attenzione maggiore dei vertici dei partiti per quello che accade nei territori può produrre un effetto virtuoso sui territori stessi ma anche per le classi dirigenti nazionali e quindi per il nostro parlamento che, diciamolo, nella scorsa legislatura non ha brillato per una classe dirigente all’altezza della situazione».
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