19 marzo 2024
Aggiornato 03:00
Cronaca

Belluno, capotreno fa scendere nigeriano senza biglietto e scatta il diverbio: condannato

Il capotreno Andrea Favaretto è stato condannato per aver fatto scendere da un treno un migrante che non aveva obliterato il biglietto a seguito di un diverbio

ROMA - Sta facendo discutere la condanna, decisa dal giudice Raffaele Riposati, al capotreno Andrea Favaretto, che fece scendere dal treno un cittadino nigeriano, ora espulso dall'Italia, che non era in possesso del biglietto. Il capotreno è stato condannato a 20 giorni di reclusione, pena sospesa, e oltretutto gli atti sono stati trasmessi al pm affinché valuti l'ipotesi di abuso d'ufficio. Gli avvocati Jenny Fioraso e Giorgio Azzalini sono ora in attesa alle motivazioni della sentenza per presentare appello. «Non ci aspettavamo la condanna anche perché lo stesso pm aveva chiesto l'assoluzione per il capotreno per il reato di violenza privata per aver fatto scendere il nigeriano», hanno spiegato al Corriere della Sera. E hanno riferito che il loro assistito è «stupito e addolorato per la condanna che ritiene ingiusta»

I fatti
La vicenda risale al 12 novembre 2014, quando, su un treno che da Belluno viaggia in direzione Padova, viaggiava anche il passeggero Anyanwu Festus Amaechi, secondo quanto riferiscono i media con un ticket chilometrico non obliterato. Secondo le ricostruzioni, il capotreno aveva verificato il titolo di viaggio irregolare, dopo che un collega aveva segnalato che il migrante era salito senza biglietto su un treno precedente. Sarebbe nato quindi un diverbio e il ferroviere, come da regolamento, avrebbe obbligato il passeggero, peraltro ora espulso dall'Italia, a scendere dalla carrozza. Avrebbe quindi preso gli effetti personali dell'uomo e li avrebbe depositati sul binario. Per risolvere la questione e risalire sul convoglio il migrante sarebbe corso subito verso la macchinetta obliteratrice, ma il capotreno lo avrebbe minacciato: «Se sali, ti denuncio». Qui sarebbe scattato il reato contestato, stando a quanto riportato da «La tribuna di Treviso». I legali del ferroviere sottolineano invece come l nigeriano avrebbe obliterato il biglietto solo dopo essere stato fatto scendere dal secondo convoglio, cercando di far risultare che fosse stato convalidato prima della partenza.

Il commento di Salvini
Sulla vicenda è subito intervenuto il leader della Lega Matteo Salvini, che ha twittato la notizia commentando «ma vi sembra normale?». Sulla stessa linea, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha espresso solidarietà al controllore e ai lavoratori delle Ferrovie dello Stato, costretti, a suo avviso, a fronteggiare «sempre più difficoltà per il solo fatto di compiere il loro dovere. Fatta questa doverosa premessa invito tutti, a cominciare dal legislatore, a chiedersi quali siano le cause reali che portano a certe situazioni». (agg. di Silvana Palazzo)