20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Centrodestra

Tosi attacca Salvini: «Si crede Napoleone. Flat tax al 15%? Fiera dei sogni»

L'ex Sindaco di Verona: «Noi con l'Italia» non partecipa all'asta delle promesse irrealizzabili. Lupi: «Presenti anche in collegi uninominali centrodestra»

Matteo Salvini e Flavio Tosi
Matteo Salvini e Flavio Tosi Foto: ANSA

VERONA - «Noi con l'Italia non partecipa alla fiera dei sogni, alla gara del 'più uno', ossia al continuo rilancio di promesse elettorali irrealizzabili. Alcuni politici è come se stessero partecipando a un'asta. È una gara ad alzare la posta, a chi la spara più grossa. Gli impegni presi nei confronti dei cittadini, invece, devono essere credibili. Bisogna dimostrarne la sostenibilità da parte dello Stato. Salvini spara la Flat Tax al 15 per cento: certo, sarebbe un sogno per quasi tutti i cittadini. Peccato però che incrociando i dati Istat e dell'Agenzia delle Entrate ne deriverebbe un minor gettito di oltre 90 miliardi di euro all'anno: il leader leghista come pensa di colmare un simile buco? Semplice: non ci pensa, perché sa perfettamente che la sua promessa è insostenibile, ma a lui interessa solo essere il protagonista della 'gara al più uno'. Forse Salvini pensa di essere Napoleone Bonaparte: 'Se vuoi avere successo a questo mondo, prometti tutto e non mantenere nulla'». Lo ha affermato in una dichiarazione l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi, fra i fondatori della quarta gamba del centrodestra «Noi con l'Italia».

Noi forza di governo seria e credibile
«Altra cosa - ha proseguito Tosi - è l'impegno assunto da Berlusconi, cioè quello di portare la tassazione attorno al 23 per cento. Rilancerebbe l'economia e gli investimenti, va detto che scontenterebbe una parte dell'elettorato che si troverebbe a pagare di più di adesso e non inciderebbe molto su chi attualmente paga poco di più, ma sarebbe una misura sostenibile perché una parte del gettito mancante verrebbe compensata dalla minor evasione: il contribuente sottoposto a un regime fiscale più equo, e non esorbitante come oggi, sarebbe meno propenso a non pagare il balzello. Noi con l'Italia vuole essere una forza di governo seria e credibile».
«Alle sparate elettorali - ha concluso - preferiamo la verità e la realizzabilità delle proposte. Siamo certi che gli italiani sono sufficientemente intelligenti da saper distinguere tra chi gli propina ricette irrealizzabili e chi invece, dati alla mano, vuole ricreare un rapporto di fiducia e lealtà tra l'elettore e la politica».

Lupi: Noi con l'Italia anche in collegi uninominali centrodestra
«I nostri voti possono essere decisivi per vincere, siamo presenti nelle giunte di regioni come la Lombardia, la Sicilia, la Liguria, quindi ci sembra logico partecipare alla corsa anche nei collegi uninominali. Con l'accordo di tutti, senza veti né preclusioni». Lo ha affermato al Corriere della Sera il coordinatore di «Noi con l'Italia», quarta gamba del centrodestra, Maurizio Lupi Lupi,
«La nostra sfida sarà passare da una forza con grande radicamento territoriale, visto che siamo presenti e forti in tutte le regioni, ad un partito con identità chiara e definita, liberale, cattolico e riformista. La nostra e' una proposta politica seria e responsabile, che è ciò per cui vogliamo caratterizzarci. Non saremo quelli che promettono miracoli o snocciolano promesse impossibili o soffiano sulle paure degli italiani. Vogliamo al contrario essere una forza che indica gli obiettivi raggiungibili, mettendo al centro la famiglia, la società e le sue espressioni dall'associazionismo alle categorie, le imprese e non l'assistenzialismo dello Stato».