18 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Elezioni

Pensioni d'oro e conti pubblici, botta e risposta tra Luigi Di Maio e Matteo Renzi

Il candidato premier grillino è scivolato in diretta radiofonica su una nuova gaffe che, però, rischia di trasformarsi in un pericoloso boomerang per il M5s

Luigi Di Maio e Matteo Renzi
Luigi Di Maio e Matteo Renzi Foto: ANSA

ROMA – Il candidato premier grillino Luigi Di Maio è scivolato in diretta radiofonica su una nuova gaffe che, però, questa volta rischia di trasformarsi in un pericoloso boomerang per il Movimento 5 stelle e in piena campagna elettorale. Il vicepresidente della Camera ha annunciato che quando sarà al Governo darà una netta sforbiciata alle pensioni d'oro e che questa operazione gli permetterà di raccogliere ben 12 miliardi di euro da mettere al servizio del welfare e quindi anche del reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia dei pentastellati. Peccato, però, che appunto i conti non tornino affatto. A meno di colpire pesantemente anche le pensioni che d'oro non sono affatto.

La gaffe di Di Maio sulle pensioni d'oro
Sui social il caso è montato in poche ore. E l'ex premier Matteo Renzi ha subito colto l'occasione per infierire contro uno dei suoi nemici politici più pericolosi. Sul suo profilo Facebook, il segretario del Partito democratico scrive che «ieri il Movimento Cinque Stelle ha proposto di recuperare 12 miliardi di euro tagliando 'le pensioni d'oro'. Al giornalista RAI che restava stupito per la cifra, Di Maio ha detto in modo sprezzante: 'Certo che sono 12 miliardi, veda bene'. Noi abbiamo visto bene. Se vogliamo prendere 12 miliardi di euro dalle pensioni dobbiamo tagliare a chi prende 2.300 euro di pensione». Ma ci rendiamo conto? Qualcuno può legittimamente dire che duemila euro di pensione sono una pensione d'oro? «A noi sembra folle», replica Renzi ironizzando sulla proposta del candidato premier del Movimento 5 stelle.

La replica del M5s all'affondo del Pd
«Continuo a insistere sui temi di merito per questa campagna elettorale: gli 80 euro ieri, le pensioni oggi, vedremo che cosa si inventeranno domani. Ma il punto è un altro - insiste Renzi -. Noi in questi anni abbiamo fatto tanta fatica a rimettere il segno più nelle statistiche del Paese: il Pil, l'occupazione, la fiducia». E adesso davvero c'è qualcuno «che vuole sciupare tutto affidando il Governo a chi non riesce neanche a leggere i numeri di un bilancio? Andiamo avanti, amici. Avanti insieme», rilancia il leader del Pd in caduta libera per quanto riguarda il consenso popolare. Ma la replica del M5s non tarda ad arrivare dal suo ufficio comunicazione: «Per il M5s le "pensioni d'oro" sono quelle sopra i 5.000 euro netti mensili e il piano di risparmio di 12 miliardi di euro sarebbe su più anni». «Renzi - conclude quindi il M5s - non faccia fakenews per distrarre dallo scandalo di bancopoli che colpisce Boschi e il suo partito».