19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Mantova

Il sindaco Pd di Mantova Palazzi, le chat erotiche, i favori e lui che resiste: non mi dimetto

Ostenta sicurezza il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, finito al centro di uno scandalo a luci rosse. Ecco di cosa è accusato

Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi con il segretario dem Matteo Renzi
Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi con il segretario dem Matteo Renzi Foto: ANSA/FILIPPO VENEZIA ANSA

ROMA - "Sono qui in Comune per smaltire il lavoro accumulato nei giorni scorsi. Tra poco approveremo il bilancio 2018 con altre opere e interventi importanti per la città, dal welfare ai lavori pubblici». E' quanto scrive su Facebook il sindaco di Mantova Mattia Palazzi sottolineando che "sono stati giorni davvero duri, che ho dovuto impegnare per occuparmi dell'assurda denuncia del consigliere di Forza Italia, Longfils». Lo stesso consigliere che "dall'inizio del mio mandato mi attacca con ogni mezzo" continua. "Ora si sta provando a usare la mia vita privata per combattere una battaglia politica. Voglio difendere il mio privato, che è mio e allo stesso tempo andrò fino in fondo, insieme ai miei legali, nella verifica dei fatti e di ciò che è stato riportato".

"Massima fiducia nella magistratura"
Palazzi scrive di avere "la massima fiducia nel lavoro della Magistratura e nella Giustizia. Sono certo che sì farà presto luce sul mio operato come sindaco, che è l'unica cosa su cui vorrei essere giudicato dai miei concittadini, verso i quali sono debitore per la fiducia che mi hanno dato e per le tante testimonianze di affetto che mi stanno arrivando in questi giorni. Vi aspetto domani mattina all'inaugurazione di Strada Spalti a Cittadella, rifatta da noi, dopo decenni di promesse a vuoto fatte ai residenti".

Le chat
A far scoppiare il caso non è stata la querela della vittima, ma un esposto di 15 pagine, che rivela il Fatto Quotidiano, consegnato il 4 novembre ai Carabinieri di via Chiassi. Il documento viene presentato da Giuliano Longfils, consigliere comunale di Forza Italia e in passato assessore a Mantova. Longfils sarebbe stato contattato dalla presidente dell'associazione "Mantua me genuit", Cinzia Goldoni, che gli avrebbe fornito gli screenshot dei messaggi del sindaco alla sua vicepresidente.. In totale sarebbero una sessantina gli sms e messaggi WhatsApp considerati "fonti di prova». Tra i più espliciti, racconta Repubblica, c’è quello che Palazzi ha scritto più di frequente: "Beviamo un caffè indiscreto?». Oppure: «Staresti bene messa a … sei una birichina» e  «Vieni qui che ti…». Poi il più pericoloso: "Stai alle regole, qui decido io".Il Fatto Quotidiano ne rivela altri: "Domani sera non mi dirai di no, troppe volte me lo hai detto». E ancora: "Credo che tu stia proprio bene messa a 90 da me dopo il tuo messaggio di ieri! Allora qualcuno ti s? Chi è?». Poi, dopo aver citato alcuni politici e funzionari mantovani, Palazzi prosegue: "Ti insegnerei un po' di cose, sei una birichina e staresti bene sculacciata!".

L'accusa
Secondo gli inquirenti, per un anno esatto, dal novembre 2016 al novembre 2017, Palazzi avrebbe inviato messaggi hot alla vicepresidente di un’associazione culturale mantovana. Ma non solo: in base al testo di alcuni sms, il sospetto è che il sindaco abbia chiesto favori di tipo sessuale in cambio di contributi. Ecco perché, spiega La Gazzetta di Mantova, anche in assenza di passaggi di denaro, per i pm la concussione è stata tentata. A ciò si aggiunge un episodio durante il quale la donna fu palpeggiata dal sindaco in presenza della presidente dell’associazione. E visto che la vittima nega di aver sporto denuncia, l’accusa potrebbe aver preso piede proprio da quell’evento.

"Una questione privata"
Per il sindaco quei messaggi rappresentano «una questione privata e non toccano la sfera pubblica». Ma gli inquirenti non la pensano così. Martedì lo hanno interrogato per tre ore, al termine delle quali Palazzi ha ribadito ai giornalisti quella che è la sua posizione, aggiungendo poco altro: "Non ho nulla da dire, parla il mio avvocato. Rispetto il lavoro della magistratura. Adesso devo concentrarmi sulla difesa per dimostrare che il sindaco di Mantova è una persona assolutamente onesta e trasparente». E poi sui social scrive: «Sto vivendo un incubo, la mia vita è distrutta per una cosa che non ho fatto. Voi sapete di che pasta sono…»