29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Immigrazione

Addio al calendario gregoriano per non offendere gli islamici: non si dirà più «prima e dopo Cristo»

Addio alla sigla del calendario gregoriano per non offendere gli islamici e i non cristiani, ma perfino l'imam e l'Arabia Saudita non sono d'accordo

LONDRA – L'Inghilterra dice addio alla sigla del calendario gregoriano per non offendere gli islamici e i non cristiani. In molte scuole del Sussex e dell'Essex, come riporta il Daily Mail, non si scriverà più «avanti Cristo (a.C)» o «dopo Cristo (d. C.)», come da sempre siamo abituati a leggere. Queste sigle verranno sostituite con «B. c. e.» e «C. e.» ossia letteralmente «Prima dell'era comune» e «Era comune». La spiegazione ufficiale delle scuole inglesi attiene alla volontà di «mostrare sensibilità nei confronti di coloro che non sono cristiani». Ma secondo l'ex arcivescovo di Canterbury, Lord Carey, questa operazione cancella-storia è «una grande vergogna». E perfino l'imam Ibrahim Mogra sembra contrario al cambiamento, tanto da aver egli stesso sottolineato che il calendario gregoriano «non arreca nessuna offesa alla comunità musulmana».

L'Inghilterra abbandona il calendario gregoriano
Non è la prova volta, comunque, che iniziative del genere vengono intraprese dentro e fuori il Regno Unito. In un paese sempre più cosmopolita, non sorprende che la multiculturalità necessiti di nuove forme di sensibilizzazione, ma il rischio è quello di finire col perdere la propria identità. E, soprattutto, svenderla per il dio denaro quando le ragioni del politically correct non sono tanto dedite al rispetto reciproco delle differenze quanto al mero profitto. E' il caso, ad esempio, del Real Madrid che ha deciso di rimuovere la croce dallo stemma delle maglie che vengono vendute negli Emirati, in Arabia Saudita, Qatar, Kuwait, Bahrein e Oman al solo scopo di venderne di più.  

L'Arabia Saudita lo adotta al posto di quello islamico
Tornando all'abbandono del calendario gregoriano da parte delle scuole inglesi, vale invece la pena sottolineare che dall'altra parte del mondo l'Arabia Saudita (paese che più conservatore e islamico non si può) ha deciso di adottarlo. L’anno scorso Riyad ha deciso che, a partire dal primo ottobre, il calendario gregoriano sarebbe stato utilizzato in tutti gli uffici pubblici al posto di quello islamico. Ma non si tratta affatto di una concessione alla libertà religiosa o di pensiero, perché la ratio della scelta dell'Arabia Saudita è squisitamente economica: il calendario islamico è lunare e questo significa che ha 10 o 11 giorni in meno rispetto all'altro. Ora, adottando il calendario gregoriano, l'Arabia Saudita costringe i suoi funzionari a lavorare di più. Il paradosso delle scuole inglesi che mandano in soffitta il calendario gregoriano mentre l'Arabia Saudita lo adotta rende benissimo l'idea del mondo surreale nel quale viviamo.