29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Immigrazione

Boschi sugli stupri di Rimini: «Sbagliato fare connessioni tra violenze e migranti»

La sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, ha parlato del nuovo Piano antiviolenza del governo Gentiloni ed è tornata sui fatti di Rimini per dire la sua

La sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, è tornata sui fatti di Rimini.
La sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, è tornata sui fatti di Rimini. Foto: ANSA/ LUIGI MISTRULLI ANSA

ROMA – Per Maria Elena Boschi gli stupri non sono una questione di numeri. Né di colore della pelle. E bisogna fare attenzione a evitare ad ogni costo «facili connessioni tra il tema migranti e il tema stupri». La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, con delega alle Pari Opportunità, ha parlato del nuovo Piano antiviolenza del governo Gentiloni e le Linee guida per le aziende sanitarie e ospedaliere durante un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. «Stamattina con la Cabina di Regia e l'Osservatorio contro la violenza sulle donne abbiamo discusso il nuovo Quadro Strategico Nazionale e le prime Linee Guida per le aziende sanitarie e ospedaliere che prestano assistenza alle donne che subiscono violenza", ha scritto la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, sulla sua pagina Facebook. Il Piano prevede il coordinamento di Stato, Regioni e Comuni per la prevenzione della violenza di genere e la protezione delle vittime con il coinvolgimento di associazioni e centri anti violenza.

In Italia 11 stupri al giorno
«Grazie al lavoro portato avanti con Lucia Annibali e il Dipartimento Pari Opportunità abbiamo messo in campo proposte concrete per i prossimi 3 anni – ha proseguito la Boschi – e continueremo a lavorare per rendere l'Italia un paese ancora più sicuro e in cui essere donna non significhi mai essere sola. #avanti». La sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio ha elencato le misure elaborate dal Governo per contrastare la violenza di genere. Nel piano dell'Esecutivo spiccano progetti specifici di formazione per carabinieri e agenti di polizia penitenziaria e sono stati avviati protocolli di collaborazione con il Csm per la formazione dei magistrati.

Boschi: 'No' alle connessioni col tema migranti
Una cura particolare sarà rivolta alle donne anche nel loro percorso riabilitativo successivo alle violenze: «Se esse avvengono nel contesto familiare alcune non denunciano perché hanno paura di perdere la casa, le relazioni affettive o la sicurezza economica e per questo abbiamo previsto, fra l'altro, strumenti più efficaci sulle politiche abitative", ha affermato Maria Elena Boschi. Vale la pena ricordare che la media in Italia è di 11 stupri al giorno. Ma i dati sui femminicidi sembrano in calo e secondo la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio «la violenza contro le donne non è questione di numeri né di colore della pelle». Che l'autore o la vittima siano stranieri o italiani «non cambia niente, perché la gravità della violenza in questione è la stessa». Perciò Maria Elena Boschi chiede di evitare di fare «facili connessioni tra il tema migranti e il tema stupri». Per l'ex ministro per le Riforme del governo Renzi piuttosto è necessario «lavorare sull'educazione alla parità di genere e al rispetto verso le donne» perché «dobbiamo aiutare chi proviene da altri Paesi a comprendere il cambiamento del ruolo femminile nella nostra società». La scuola in questo senso «è fondamentale» perché «in molti casi i bambini sono le porte attraverso cui gli adulti, in famiglia, aprono gli occhi su una visione diversa».