19 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Ius soli

Ius soli, Salvini: Gentiloni anti-italiano. Pronti a raccogliere 1 mln di firme

L'appello del premier Paolo Gentiloni a favore dell'approvazione a stretto giro dello ius soli, dopo i fatti di Barcellona, non è affatto piaciuto al leader della Lega Matteo Salvini

Il leader della Lega Matteo Salvini e il premier Paolo Gentiloni
Il leader della Lega Matteo Salvini e il premier Paolo Gentiloni Foto: ANSA

ROMA - L'appello del premier Paolo Gentiloni a favore dell'approvazione a stretto giro dello ius soli, come garanzia di integrazione degli stranieri nati in Italia e dunque deterrente di azioni terroristiche di matrice islamica nel nostro Paese, ha scatenato la dura reazione del leader del Carroccio Matteo Salvini. «Il governo Pd insiste sullo Ius Soli. La Lega farà di tutto per bloccarli in Parlamento, ma se non fosse sufficiente ci sarà bisogno di voi: pronti a raccogliere un milione di firme per cancellare questa follia? #stopinvasione». ha scritto sulla sua pagina Facebook, annunciando una imponente mobilitazione dal basso per bloccare l'iniziativa legislativa.  Già qualche ora prima, Salvini aveva commentato: "Gentiloni dopo gli attentati: 'Lo Ius soli è una conquista di civiltà'. Folle e anti-italiano». E aveva promesso: «Lo bloccheremo, lottando dentro e fuori dal Palazzo: la cittadinanza e il diritto di voto sono una conquista, non si regalano. #noIusSoli #stopinvasione»

Gentiloni rilancia sullo ius soli
Il premier Gentiloni ha infatti rilanciato sullo ius soli proprio in occasione dell'apertura del meeting di Cl di Rimini. «Se abbiamo a cuore il futuro della sicurezza e della convivenza sociale, la risposta è nel governo dei flussi migratori e nel contrasto alla radicalizzazione islamista», ha detto. Il presidente del Consiglio ha aperto da subito con un commento sui fatti di Barcellona, «città straziata che anche stamattina, con la messa per la pace che si è svolta nella Sagrada Familia, ha dato un messaggio di forza umana a tutta l'Europa. Alla splendida amica Barcellona - ha detto - noi diciamo che siamo al suo fianco». Sullo ius soli, però, il premier non è disposto ad arretrare, nonostante gli ultimi eventi lo abbiano reso un argomento decisamente impopolare.

Nessuno è al sicuro
In merito alle ultime minacce dell'Isis dirette all'Italia, Gentiloni ha ammesso con prudenza: "la sua minaccia continua a riguardare tutti: nessun Paese, e tra questi l'Italia, può sentirsi al riparo da eventuali attacchi terroristici». Non credo - ha però proseguito - "alla propaganda di questo o di quel sito jihadista, ma sono consapevole che nessun paese può sentirsi al riparo da questa minaccia. I terroristi non ci costringeranno a rinunciare alla nostra libertà, la difenderemo e ringraziamo chi ogni giorno lavora per rendere possibile a tutti noi di continuare a vivere liberi come siamo abituati a vivere»